Il vino di lusso sempre più vincente
Uno shopping da 253 miliardi di Euro all’anno per i vini oltre 100 € e di 12 miliardi per le bottiglie “dei sogni” dal prezzo superiore a 1000€
di Donatella Cinelli Colombini
Il mercato del vino di fascia alta era cresciuto ultimi anni. E’ passato da 77 miliardi di Euro nel 1995 a 253 miliardi di Euro nel 2015 (studio Bain & Company del 2016). Nello stesso periodo, l’indice delle aste WS aveva mostrato un aumento del 300% in valore.
Balzi in avanti degni dei titoli di borsa più remunerativi e una evidente predilezione dei consumatori più ricchi per il grande vino. Durante il 2020, a causa della pandemia, tra i beni esperienziali, i settori maggiormente in difficoltà risultano quelli dell’ospitalità (giù tra 55% e 65% sul 2019) e delle crociere di lusso (-65/-75%), fortemente condizionati dal crollo dei flussi turistici. I segmenti quali vini e liquori , mostrano invece maggiore tenuta, per la maggiore propensione al consumo da casa. Per quanto riguarda il vino, la fascia più alta viene definita resiliente rispetto a quella medio-alta (entry to luxury) essendo più legata al collezionismo e a momenti di gratificazione personale.
Luxury Wine Marketing di Liz Thach e Peter Yeung
<<La categoria del vino di lusso incarna tutto ciò che è scarso e possiede un’estetica bellissima >> spiegava a Wine Searcher Liz Thach, Master of Wine e professore al Wine Business Institute di Sonoma <<fornisce un senso di privilegio e eleganza>> in altre parole chi può comprare bottiglie esclusive e costose si sente un privilegiato e questa è un’attrazione sempre più irresistibile.
Il libro Luxury Wine Marketing di Liz Thach e Peter Yeung indaga appunto sulla desiderabilità del vino di lusso e sugli elementi che lo distinguono. In effetti, mentre il mercato propone un crescente numero di bottiglie ultra-care i dati aziendali sono sorprendentemente scarsi. Questo studio partiva da un database di 8500 vini con un prezzo superiore a $ 100 per bottiglia, suddiviso per varietà di uva, regione, tipologia e prezzo prendendo in considerazione le annate dal 2010 al 2016. Le principali fonti utilizzate dagli autori sono state Wine Spectator (WS), Wine-Searcher, The Encyclopedia of Champagne e le interviste.