La collina della discordia nel Barolo
Una storia italiana con anni di avvocati, veleni, ricorsi e sentenze che sovvertono le precedenti sulla collina del vino più favolosa d’Italia: Cannubi
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Mio nonno Giovanni Colombini ne parlava come fosse la montagna degli dei, l’Olimpo dei vini piemontesi. Più tardi ci sono stata ospite della mia amica Anna Abbona dei Marchesi di Barolo e ho potuto costatare la bellezza della collina di Cannubi coperta di vigneti che in autunno diventano un mare d’oro. Da questo quadro romantico, fatto di paesaggio e di grandi Barolo, si scende poi in una situazione piena di toghe, bolli e vertenze legali. Insomma dal poetico al giudiziario.
Quella che è considerata come la madre storica del Barolo, la collina di Cannubi, è divisa fra 5 delle 166 “Menzioni geografiche aggiuntive” previste dal disciplinare di produzione del Barolo DOCG approvato nel 2009: Accanto a Cannubi ci sono anche Cannubi San Lorenzo, Cannubi Valletta, Cannubi Boschis, Cannubi Muscatel.