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Il resveratrolo del vino mantiene giovani

ll resveratrolo del vino rosso protegge le sinapsi neuromuscolari e fa in modo che l’invecchiamento del cervello rallenti e questa volta non è una bufala

resveratrolo-dalla-buccia-dell'uva-un-neuroprotettore

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Di Donatella Cinelli Colombini, Toscana, Brunello, Casato Prime Donne

Resveratrolo: mai una molecola del vino è stata più esaltata e più contestata. Ricordate il “paradosso francese” secondo il quale i francesi, pur mangiando burro e formaggi venivano preservati dall’infarto grazie al loro consumo di vino rosso? A diffondere questa notizia era stato il Professor Dipak K. Das, del Cardiovascular Research Center della University of Connecticut . La notizia ebbe un impatto straordinario sui consumi di vino, peccato fosse falsa: il professore aveva manipolato i dati aumentandoli di 145 volte. Nel 2008 le prime indiscrezioni e tre anni dopo la certezza della truffa ammessa dalla stessa università americana che ha provveduto a congelare i fondi di ricerca del Professor Das e poi a licenziarlo.
Anche se il “paradosso francese” è una pura invenzione, gli effetti benefici del resveratrolo ci sono veramente: da anni sappiamo, grazie a ricerche assolutamente certe, che riduce il rischio del cancro, contrasta gli effetti di una dieta ricca di grassi e prevenire Alzheimer. La

Resveratrolo-troppo-poco-nel-vino-per-proteggerci-completamente

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novità riguarda il suo potere neuroprotettivo, praticamente rallenta l’invecchiamento del cervello quando viene associato a una dieta a basso contenuto calorico e all’esercizio fisico. La scoperta è degli scienziati della Virginia Tech Carilion Research Institute ed è stata pubblicata nel “The Journals of Gerontology” con il titolo, Series A: Biological Sciences and Medical Science, saw the team treat mice aged two years old, considered “old”. Ovviamente lo studio è stato fatto sui topi e non sugli essere umani ma i risultati sono impressionanti: riduce quei deficit motori collegati alla lentezza e alla perdita di equilibrio che sono tipici dell’invecchiamento e partono da impulsi nervosi – sinapsi- per arrivare ai muscoli. Ebbene il resveratrolo ci difende.

Hai paura del dentista? Bevi Brunello!

Il vino rosso combatte la carie, questa la scoperta del Consiglio Nazionale delle ricerche spagnolo, un motivo in più per gustare Brunello, Chianti e Barolo

denti sani con il vino rosso

denti sani con il vino rosso

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

In questo momento, le notizie sui benefici del vino per la salute umana, hanno due facce: una triste per gli scarsi effetti sul sistema cardiocircolatorio e l’altra allegra per la nuova scoperta della capacità dei vini rossi di inibire la carie. Recentemente uno studio americano aveva infatti ridimensionato il ruolo del risveratrolo nella prevenzione delle malattie del cuore anche se, il “paradosso francese” rimane un dato di fatto e quindi il vino ha sicuramente componenti capaci di diminuire il rischio infarto anche in presenza di un’alimentazione che, invece, lo potrebbe favorire.
I sostenitori del binomio vino e salute, e primo fra tutti il mio amico Stefano Ciatti, non si perdano d’animo ci sono good news all’orizzonte. Maria Victoria Moreno-Arribas del Consiglio Nazionale di Ricerca spagnolo e pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry una scoperta davvero sensazionale.