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I vini delle celebrità sono un’opportunità per cambiare

I vini delle celebrità potrebbero rivoluzionare il modo di parlare di vino da parte dei critics: puntando ad arricchire l’esperienza di chi assaggia

 

Vino-dei-famosi-Invino-Sarah-Jessica-Parker-Sauvignon-Blanc

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Di Donatella Cinelli Colombini

L’ultima è Cameron Diaz che insieme alla sua amica Katherine Power ha iniziato a produrre vino naturale scatenando un autentico putiferio nei social media fra i puristi che l’accusano di sfruttare la moda del vino super bio, i wine lover tradizionalisti che sono contro i vini naturali e tutti che si lamentano per le celebrità che usano la loro fama per vendere le bottiglie.

 

VINI DELLE CELEBRITA’ PERCHE’ USANO IL LORO NOME PER VENDERE BOTTIGLIE

In realtà la presenza di attori, sportivi e in genere personaggi noti, fra i produttori è un’opportunità che avvantaggia tutte le cantine della stessa denominazione, specialmente se la DOC-DOCG è famosa. Basta pensare all’effetto tonico di Chateau Miraval per il rosè francese e soprattutto per quelli della Provenza grazie all’acquisto da parte di Brad Pitt e Angelina Jolie che si sono sposati proprio lì nel 2014.

Vini-dei-famosi-bon-jovi

Vini-dei-famosi-bon-jovi

Un articolo molto stimolante scritto da Oliver Styles per Wine Searcher ci sollecita a guardare i vini delle celebrità da un nuovo punto di vista: prima di tutto è impossibile evitare che i VIP famosi investano in un settore dove i valori sono in crescita come quello dei vigneti. Hanno soldi e voglia di diversificare il loro patrimonio, quindi lo fanno e lo faranno sempre di più.

 

I VINI DEI FAMOSI SONO SPESSO ROSATI

L’elenco è lunghissimo: Sarah Jessica Parker in Nuova Zelanda, poi c’è il gruppone dei produttori di rosato: Post Malone, Jon Bon Jovi, John Malkovic, Sam Neill e Jay-Z …. Perchè il rosato è una tipologia in crescita e quindi promette maggiore speculazione sul valore investito.
L’invasione del mondo del vino da parte delle celebrities nasce quindi da motivi economici e crescerà perché il nome del proprietario spinge la vendita delle bottiglie. Per i super VIP è un modo per sfruttare il proprio nome: i vini, infatti, non vengono comprati per la qualità intrinseca, anzi il giudizio dei critici su di essi è, probabilmente, irrilevante ai fini del prezzo, del posizionamento e dei consumi.