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Michel Rolland esce di scena; la fine di un’epoca

Michel Rolland e Robert Parker, sono stati protagonisti assoluti del mondo del vino per trent’anni. Molto, forse troppo influenti hanno spinto verso la qualità

 

di Donatella Cinelli Colombini

Michel-Rolland-consulente-enologo-si-ritira

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L’annuncio arriva all’inizio di maggio e lascia tutti a bocca aperta: Michel Rolland e sua moglie Dany cedono la società di consulenza da loro fondata nel 1973 a Bordeaux, alle persone che ci lavorano e che saranno dirette dai collaboratori storici del famoso enologo francese: Julien Viaud, Mikael Laizet e Jean-Philippe Fort.

 

CHI E’ MICHEL ROLLAND ENOLOGO VOLANTE

Sembra un normale pensionamento ma non lo è perché Michel Rolland è stato per trent’anni l’enologo più potente e ascoltato nel mondo. Talmente influente da cambiare lo stile del vino a livello planetario. Il primo vero flying winemaker con consulenze in un centinaio di cantine di alta fascia in oltre 20 Nazioni. Lui stesso possiede una decina di tenute a Bordeaux, in Argentina, in Spagna e in Sud Africa.
I suoi laboratori sono in grado di seguire tutte le fasi della vigna e della cantina. Aerei ed elicotteri per spostarsi incessantemente ed un’organizzazione quasi militare per accorciare i tempi che arrivava persino nel guardaroba personale di Rolland, permettendogli di fare le valigie in pochissimi minuti.
Oltre a questo, un rapporto forte con la stampa più importante e il mondo dei grandi négociant, cioè degli intermediari commerciali, broker del vino capaci di muovere mercati, aste e collezionisti.
Un’influenza così enorme sugli opinion maker da trasformare le scelte di Michel Rolland in favore di vini muscolari con alti estratti e forte impronta di legno nuovo, nei  sinonimi di alta qualità e di successo.