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A lezione di DOC Orcia da Luca Martini con tartufo

Affascina, coinvolge, diverte, sorprende, è un fenomeno come degustatore e tiene la scena come un grande attore Luca Martini, a San Giovanni d’Asso

S.Giovanni d'Asso Luca Martini degusta Orcia Doc 5

S.Giovanni d'Asso Luca Martini degusta Orcia Doc 5

Di Donatella Cinelli Colombini Presidente Consorzio Orcia
Nella sala del castello medioevale di San Giovanni d’Asso, il profumo di tartufo bianco aleggiava nell’aria, c’è la Mostra mercato del tartufo bianco delle Crete senesi. Luca Martini appena arrivato da Varese, guidando sotto la pioggia, appariva in forma smagliante. Ha disposto le bottiglie in un crescendo di intensità ed ha accolto i produttori dell’Orcia che apparivano visibilmente intimiditi come se invece di una degustazione li aspettasse un esame.

A.Tempestini A Rovito, D.Cinellicolombini, L. Martini, F.Braconi, R.Terzuoli

A.Tempestini A Rovito, D.Cinellicolombini, L. Martini, F.Braconi, R.Terzuoli

Il sindaco Fabio Braconi ha dato il benvenuto e poi Luca ha iniziato a degustare davanti a 40 persone letteralmente ipnotizzate. Ama il Sangiovese il campione del mondo Sommelier WSA 2013. Lo ama visceralmente, come ama la Toscana e la sua Arezzo. Conosce benissimo il territorio dell’Orcia con i tufi, le argille e l’alberese che ne determinano il carattere organolettico tipico: la ricchezza. Conosce persino San Giovanni d’Asso dove da ragazzo, quando era studente dell’Istituto alberghiero, veniva a servire i pranzi. <<In cucina arrivavano canestri di tartufi>> ci racconta.
Nell’Orcia vorrebbe più Sangiovese e <<botti gentili>> cioè con tostature poco invasive. << I vini di questa denominazione danzano lentamente nel bicchiere lasciando archetti leggeri>> ci spiega ed esalta l’acidità << che è il passaporto per la longevità>>.

I Brunello lovers dell’AIS di Siena

I Sommelier AIS di Siena guidati da Marcello Vagini assaggiano dei grandi Brunello insieme a Donatella Cinelli Colombini e alla sua cantiniera Barbara Magnani

AIS Siena degustazione Brunello Donatella Cinelli Colombini 4

AIS Siena degustazione Brunello Donatella Cinelli Colombini 4

E’ difficile dire qualcosa di nuovo sul Brunello ai Sommelier AIS di Siena, per loro il Brunello è un vino di “prossimità”, conosciuto, degustato, visitato da decenni. Eppure Donatella Cinelli Colombini ha saputo proporre vini e argomenti capaci di creare attenzione e persino discussione. In primo luogo la storia della sua giovane azienda, nata nel 1998, come una fida al femminile. Casato Prime Donneè ormai una bandiera delle pari opportunità fra le botti.

Donatella Cinelli Colombini e Marcello Vagini delegato AIS Siena

Donatella Cinelli Colombini e Marcello Vagini delegato AIS Siena

La degustazione di futuro Brunello 2010, Brunello, Prime Donne e Riserva 2008, Brunello Riserva 2007, 2006 e 2004 ha permesso di approfondire l’evoluzione stilistica di questo vino dalle forme “muscolose” di fine Novecento al nuovo stile più rispettoso dell’identità del vitigno e del territorio, che caratterizza la fase attuale. Donatella ha raccontato, della piccola vigna “Ardita”, piantata quasi per errore, su un terreno geologicamente poco favorevole, che sta sorprendendo tutti con risultati spettacolari. Dopo 14 anni di lavoro, investimenti e sperimentazioni il sogno di un Brunello di perfetta armonia sta diventando realtà.
Uno spazio a parte ha avuto la discussione su alcuni “luoghi comuni” fortemente radicati. Come quello che il Brunello sia una bomba tannica che perde l’astringenza solo dopo decenni. Un pregiudizio che conduce a trovare “commerciali” i Brunello morbidi e armonici fino dai primi anni di commercializzazione. In realtà i tannini astringenti derivano da un errore nella vendemmia e soprattutto nella vinificazione.