Stati Uniti sono il primo Paese consumatore di vino Tag

Cambia il vino o il gusto dei consumatori?

Matt Kramer del Wine Spectator e le sue opinioni sul cambiamento del gusto del vino. Vino + tempo + curiosità + flessibilità = EVOLUZIONE

Wine Spectator copertina maggio 2015

Wine Spectator copertina maggio 2015

Di Donatella Cinelli Colombini Brunello Casato Prime Donne

Appena apriamo il Wine Spectator tutti andiamo a vedere la Baying Guide, i best buy e i recommened cioè i punteggi. Indubbiamente le chiavi per aprire i mercati esteri sono li, nei rating fra 90 e i 100 punti. Ma in realtà i contributi giornalistici, all’inizio della rivista, sono altrettanto interessanti e utili. Io leggo regolarmente le opinioni di Matt Kramer che collabora con WS dal lontano 1985 e, qualche volta, trovo delle vere e proprie chicche. Per esempio l’articolo intitolato “How a palate trasforms” come si trasforma il gusto del vino.
Il nocciolo dell’articolo è il racconto di un incontro con Julio Gallo avvenuto una decina di anni fa. Alcuni assaggiatori erano convinti che il vino Hearty Burgundy della Gallo stesse

 Hearty Burgundy  Gallo

Hearty Burgundy Gallo

diventando più dolce per assecondare un gusto più popolare e Kamer chiese a Julio, l’enologo dei due celebri fratelli Gallo, se questa opinione fosse vera. Lui si sorprese e negò energicamente <<non è vero>> rispose <<e ti spiego perché … Una volta stabilito un bland non lo cambiamo più. Ci creerebbe troppi problemi. … Noi non cambiamo. Voi cambiate>>.
Chiaro diretto e convincente!
Sono dunque i gusti, anzi le percezioni a cambiare. Ovviamente l’elemento decisivo è lo spostamento dei consumi verso Paesi e generazioni diverse dal passato.