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La Cina è vicina per il Brunello

Torna il nostro inviato dal mondo del vino: Violante Gardini alias Cinelli Colombini Jr. Ecco il racconto della missione dei produttori di Brunello in Cina

Violante_Lucia_Bianca

Violante_Lucia_Bianca

Arrivo a Beijing in pompa magna con l’Ambasciatore italiano che ci aspetta per dare il benvenuto ai produttori vinicoli italiani presenti alla prima edizione di Vin China, unica fiera cinese dedicata solo all’enologia.

Peccato che ad accoglierci c’é anche la tormenta e… all’uscita niente taxi. Noi giovani tentiamo di prendere la metro ma, siamo appena arrivati, senza mappa … e ci perdiamo.

Dopo mezz’ora il mio ombrello si piega in due. Io sono con Lucia di Tenuta Collosorbo e siamo disperate per il freddo, la pioggia, la distanza dall’albergo. Finalmente troviamo un taxi che ci porta in hotel ma io ero già raffreddata la bufera mi da il colpo di grazia.

Primo giorno di Vin China disastroso; praticamente la fiera è deserta a causa della nevicata che ha fatto chiudere persino gli aeroporti. Io e Lucia, donne avventurose arriviamo con un ape con il tettuccio ma praticamente aperto. Che freddo! Ma è l’unico mezzo di trasporto disponibile dato che la neve ha fatto quasi scomparire i taxi. L’unica cosa bella di questa avventura polare, è che noi giovani produttori di Brunello diventiamo una squadra unita: Lucia di Tenuta Colosorbo, Fabian e Bianca de La Magia, Alessandro del Poggione abbiamo i nostri spazi uno accanto all’altro e ci aiutiamo a vicenda. Usciamo anche tutti insieme la sera.