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Come il calo dei consumi di vino fa crescere la depressione

Meno osterie e più farmacie, sembrava una butade de “La Revue du Vin de France “ e invece è provato da una ricerca spagnola su vino e depressione

Mario Soldati all'osteria

Mario Soldati all'osteria

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Piccole dosi di vino giornaliero prevengono la depressione, l’ansia e lo stress. Questo l’esito di una ricerca dell’Università di Navarra a Pamplona pubblicata su “BMC Medicine journal”. Le indagini sono durate 7 anni su un campione di 5500 soggetti fra i 55 e gli 80 anni di età, riguardavano anche la dieta mediterranea con specifico riferimento all’olio. Martinez-Gonzalez che ha diretto gli studi è giunto alla conclusione che “un consumo moderato può ridurre l’incidenza della depressione mentre i forti bevitori sembrano avere un rischio più alto”. Bere 2 a 7 bicchieri di vino la settimana, dosandoli in giorni diversi, riduce dunque la probabilità di cadere nelle grinfie della depressione. Un rischio che le attuali condizioni dell’economia aumentano a dismisura.