
Brunello di Montalcino 2018 BIO
2018 incorona il talento dei vignaioli toscani. Un’annata che ricorda molto quelle dei nonni e ci ha regalato un Brunello moderno, elegante e ricchissimo di profumi

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Dopo un 2017 aridissimo, il primo semestre 2018 è stato molto piovoso e ha ricostituito le riserve d’acqua del terreno. Un elemento positivo per la natura ma anche una sfida per chi coltiva i vigneti. 16 giorni di pioggia a gennaio, 16 a febbraio, 20 a marzo, 11 a aprile e 18 a maggio. A giugno le viti di Sangiovese per il Brunello avevano pochi grappoli e tanta erba anche perché noi coltiviamo in modo biologico e quindi senza diserbanti.
L’ANNATA 2018 A MONTALCINO
Estate all’inglese, con l’ombrello sempre a portata di mano e alla fine di agosto una perturbazione artica che ha imbiancato le Alpi e nei nostri vigneti ha irrigidito la buccia dell’uva. Settembre ha avuto giornate da tintarella e notti quasi invernali. Una situazione climatica anomala che ha aiutato enormemente le vigne. Gli acini d’uva si sono rimpiccioliti e mentre maturavano si ammorbidivano e avveniva una sintesi di aromi strabiliante.
Proprio la ricchezza aromatica è l’elemento caratterizzante dell’annata 2018.
VENDEMMIA 2018
Sfidando le previsioni metereologiche che, per fortuna, erano sbagliate, la vendemmia è stata ritardata fino alla fine di settembre.
Come ho detto una vera sfida alle piogge che le previsioni del tempo promettevano ogni giorno e invece sono arrivate solo a vendemmia quasi finita.
Tutta l’uva è stata raccolta a mano lasciando la migliore per ultima come facevano i nostri nonni. Le vinificazioni sono avvenute a temperature più calde del solito, soprattutto alla fine.
BRUNELLO DI MONTALCINO 2018

Brunello-di-Montalcino-2018-Casato-Prime-Donne
Elementi distintivi del Brunello 2018 sono la ricchezza di profumi grazie alle enormi variazioni di temperatura fra la notte e il giorno del periodo di maturazione e il suo stile moderno di un’annata all’antica cioè la bevibilità unita alla longevità.
IL CASATO PRIME DONNE A MONTALCINO
L’azienda in cui è nato il Brunello 2018 ha una superficie di 40 ettari e si trova nella zona Nord del territorio di Montalcino. A 225 metri sul mare con terreni pliocenici di argille e sabbie marine. Ci sono 17 ettari di vigneti nella varietà Sangiovese coltivati in modo biologico e la cantina.
Il Casato è rimasto di proprietà della famiglia di Donatella Cinelli Colombini per oltre 400 anni passando di padre in figlio. La sua cantina è la prima in Italia con un organico interamente femminile.
SCHEDA TECNICA DEL BRUNELLO DI MONTALCINO 2018
TIPOLOGIA: rosso secco.
ZONA DI PRODUZIONE: Toscana, Montalcino, Casato Prime Donne
CLIMA: inverno e primavera piovosi. Estate interrotta da temporali. Settembre con giornate calde e notti molto fredde.
UVAGGIO: 100% Sangiovese.
VENDEMMIA: Dal 24 settembre al 2 ottobre, l’uva è stata raccolta a mano con una selezione estrema dei grappoli e degli acini
VINIFICAZIONE: vinificazione molto attenta a temperature leggermente più alte del solito specialmente nella fase finale. 15 giorni nei tini tronco conici di cemento nudo e uso dei lieviti selezionati al Casato Prime Donne. La macerazione è stata abbreviata.
MATURAZIONE IN LEGNO: in botti grandi e tonneau di rovere francese da 5-7hl prodotti, da piccoli laboratori artigiani, con legname stagionato per oltre due anni.
QUANTITA’ PRODOTTA: 34.000 bottiglie.
COLORE: rosso rubino brillante.
PROFUMO: Molto ricco, fine e complesso con richiami alle spezie, ai piccoli frutti rossi e qualche suggestione più esotica.
GUSTO: verticale, strutturato, ben bilanciato con tannini setosi e freschezza e piacevole finale lungo.
IL BRUNELLO DI MONTALCINO 2018 IN TAVOLA
ABBINAMENTO GASTRONOMICO: vino da pranzi o cene importanti, va abbinato a formaggi stagionati, carni saporite e a cibi intensi ma non grassi.
SERVIZIO IN TAVOLA: Temperatura ambiente (18°C). Calici di cristallo bianco con coppa ampia. E’ meglio stappare un’ora prima del servizio e scaraffare.
CAPACITA’ DI INVECCHIAMENTO: 10-15 anni e oltre. Provvedere alla sostituzione del tappo presso le nostre cantine quando livello del vino scende sulla spalla della bottiglia. Tenere le bottiglie distese, al buio e al freddo.