Caccia al sito quasi perfetto, consigli per l’uso

Tanti vini una scelta difficile

Caccia al sito quasi perfetto, consigli per l’uso

Design, scelta del CSM e e-commerce, le indicazioni di Fabio Italiano Bereilvino, Gian Piero Staffa CentoVigneItalia, Italy Fine Wines e I numeri del vino

Tanti vini una scelta difficile

Tanti vini una scelta difficile

Di Donatella Cinelli Colombini Brunello Casato Prime Donne
Riprendiamo l’argomento iniziato due giorni fa partendo dal post “15 siti web di cantine da utilizzare come modelli” scritto da Fabio Italiano, per esaminare tre aspetti decisivi: design, CSM e e-commerce. Infine qualche consiglio per chi deve fare un sito nuovo, tanto per diventare più resistenti alle fregature.

social media e vino

social media e vino

DESIGN
Ovviamente il sito deve essere bello, ma anche semplice e compatibile con il maggior numero di browser, soprattutto deve essere responsive, cioè adatto ad essere visualizzato in tutti i dispositivi mobile, tipo smartphone e tablet. Il visitatore va letteralmente catturato al primo colpo d’occhio – effetto wow!!- e spinto a continuare a guardare e soprattutto a comprare, quindi il sito deve “convertire” trasformando il navigatore in compratore.

Per questo la ricerca dei contenuti deve essere facilissima e intuitiva. Rimanendo sull’argomento aggiungo qualche notizia tratta da Italy Fine Wines, nell’articolo ”Cosa vogliono gli importatori”.Nei siti del vino una grafica adeguata aumenta l’attenzione del 70%, immagini belle e

wine-marketing

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numerose del 290%, se riguardano solo di vini e cantina la crescita è solo (si fa per dire) del 74%, la presenza di video fa il botto + 470% e la permanenza nel sito aumenta di 7 volte, la slide show da sola può catturare l’attenzione per 2 minuti. Ovviamente la lingua inglese moltiplica per 5 l’attenzione ed è decisivo nel convincere l’importatore a scegliere proprio quella cantina. Se a tutto questo aggiungiamo che solo il 20% degli importatori, quelli di maggiori dimensioni, viene alle fiere in Europa, è facile capire che un buon sito è decisivo per la commercializzazione del vino delle piccole cantine all’estero. Infatti il 71% dei small importer USA cerca i contatti on line.

CSM
Content Management System cioè sistema di gestione dei contenuti. E’ un’applicazione del

wine marketing

wine marketing

server che usa un database per mantenere i contenuti online. Vale la pena ricordare che ogni sito web ha due parti: il back-end che serve all’amministratore per gestire i contenuti tramite un pannello di controllo e la parte visibile a tutti, cioè il front-end.
La scelta del CSM è decisiva, come ha ben spiegato Fabio Italiano, alcuni preferiscono un sistema “su misura” che viene gestito dall’agenzia che cura il sito e ogni modifica passa attraverso quella. Altri, ed io sono fra loro, preferiscono un sistema open-source come Joomla, Drupal, o WordPress che consente di fare la maggior parte dei cambiamenti autonomamente e sostituire l’agenzia di gestione senza problemi.

E COMMERCE
Sta già crescendo e nel futuro sarà una fetta decisiva del fatturato aziendale. Attualmente

vino e comunicazione

vino e comunicazione

assorbe lo 0,2% dell’intera produzione enologica nazionale (I Numeri del vino) mentre in Cina sembra tocchi il 27% delle vendite, in UK è già al 6,8% e in Francia al 5,8%. Tanto vale allora pensare subito a come realizzare una sezione dedicata all’e-commerce nel proprio sito. Bisogna prepararsi a quella che sembra una delusione infatti il 95% dei carrelli non generano guadagni, ma creano esperienza e contatti con specialisti di marketing mettendo le basi per il futuro prossimo in cui la vendita di bottiglie on line sarà decisiva.

CONCLUSIONI —- CHE FARE?
Diffidate degli sconosciuti, questo vecchio consiglio dovrebbe essere alla base di ogni decisione. Una buona strada è quella di accrescere le proprie competenze attraverso qualche buon corso come quelli proposti da Gian Piero Staffa Social Media Marketing Day dove insegnano anche a valutare i risultati del proprio sito. Oppure bisogna affidarsi a un vero professionista ascoltando le parole di Fabio Italiano che i siti web delle cantine li sa fare davvero <<quando sceglierete la web agency o il web designer freelance aprite bene gli occhi e fate attenzione perché gli incompetenti in circolazione sono tantissimi, e le cantonate possono essere proprio dietro l’angolo>>.