I vini per il Junk food – cibo spazzatura

french fries and champagne

I vini per il Junk food – cibo spazzatura

Champagne, Chardonnay, Pinot Noir con patatine fritte, popcorn, chips … è cool. Marie Claire ci propone di accompagnare queste sfiziosità a ottime bottiglie

Di Donatella Cinelli Colombini

Veuve Clicquot Brut

Veuve Clicquot Brut

L’articolo è di Samantha Leal la Senior web editor di Marie Claire, una giovane di New York costantemente a caccia di cose di tendenza. Insomma se lo scrive lei l’argomento è cool e infatti è intrigane e nuovo. Samantha ha preso la cosa molto sul serio coinvolgendo nelle scelte due ottimi esperti: Susan Lueker enologo di SIMI e Alexander LaPratt, titolare di The Atrium a Brooklyn oltre che espertissimo sommelier. Ed ecco gli abbinamenti più pazzi dell’anno fra i buoni vini e i cibi spazzatura, quelle leccorniette da cui nessuno riesce a staccarsi.
Berreste uno Champagne con le frech fries- patatine fritte? Dissacrante vero, ma se provate vi accorgerete che non è male. Non ci crederete ma i nostri autori azzardano anche un nome. Veuve Clicquot Brut. Per le patatine basta un Dollaro ma per la bottiglia ce ne vogliono 41.

French fries

French fries

Popcorn e Chardonnay anzi secondo Alexander LaPratt, l’abbinamento perfetto è con un Borgogna bianco a base di solo Chardonnay.
Con le patatine delle buste quelle che chiamano BB chips, e sono il peggio del peggio per il colesterolo, arriva il Pinot Noir ma non uno qualsiasi bensì proprio quello di Susan Lueker della celebre cantina SIMI di Sonoma (26$). Devo dire che ammiro il coraggio di questa donna, un produttore italiano si sarebbe fatto tagliare la lingua prima di proporre l’abbinamento del suo vino con le patatine. E invece lei, sfidando il licenziamento, ne piazza addirittura due, indicando lo Chardonnay SIMI da 18 Dollari con un altro tipo di patatine in busta.

SAMANTHA LEAL

SAMANTHA LEAL

Fra i cibi spazzatura c’è, del tutto immeritatamente anche la pizza che viene abbinata con un vino ricco di acidità lo spagnolo Ribera del Duero Tempramillo o Malbec. Trovo ottima questa proposta e decisamente più appropriata della birra che normalmente in Italia viene servita con la pizza.
Anche l’abbinamento fra la cioccolata fondente e il Porto è più che appropriato.
L’ultima proposta riguarda un gelato dall’aspetto poco invitante, chocolate chip cookie dough ice cream, accompagnato da un Madeira.
Alla fine, anche se questi abbinamenti fanno storcere la bocca a parecchi produttori e wine lover italiani, forse sono lo specchio di un nuovo modo di mangiare più informale e trasgressivo ma anche più tipico dei giovani americani e, in futuro, anche dei giovani europei.