Il Louvre non è più solo un Museo ma anche una cantina
A pochi passi dal Louvre, dove un tempo c’era la cantina del re di Francia, apre uno spettacolare museo del vino. Intanto i vini di Bordeaux aprono 5 wine bar all’estero
Di Donatella Cinelli Colombini Brunello Casato Prime Donne
Se stai per andare a Parigi non puoi perderlo. Si chiama Caves du Louvre ed è a vicino al celebre museo. Fu scavata nel Settecento dal cantiniere del Re di Francia Luigi XV e collegata al Palazzo del Louvre, dove lui dimorava, con una galleria per impedire che i malviventi rubassero le preziose bottiglie. In undici anni di lavoro i locali sono stati restaurati con estro ed eleganza diventando un autentico tempio del grande vino francese. 800 metri quadri e 12 sommelier in questo mondo sotterraneo dove luci e tecnologia trasformano le grotte in luoghi da
film quasi incredibili. La visita è all’insegna dell’esperienza attiva e c’è persino l’Atelier Winemaking per produrre il proprio vino usando quello che matura dentro le barriques. C’è la sala degli aromi, quella dei terreni dei vigneti … la sala di imbottigliamento e quella delle etichette. Chi ha voglia di imparare i segreti del vino francese in un modo divertente e tutto nuovo deve andarci!Ma la strategia di marketing dei cugini d’Oltralpe non finisce qui: 3 wine bar dei vini di Bordeaux a Shanghai, uno a New York e l’ultimo a Fukuoka, la sesta città giapponese con due milioni e mezzo di abitanti. Vale la pena soffermarsi su quest’ultima iniziativa per constatare la distanza abissale con quello che succede in Italia. Fukuoka è legata a Bordeaux fino dal 1982 perché, come la capitale del
vino francese, è in una regione famosa per la produzione di ostriche. Per ribadire l’importanza del wine bar realizzato da CIVB – ente per la promozione dei vini di Bordeaux- con una cordata di imprenditori fra cui un ristorante stellato Michelin, il sindaco Alain Juppé è andato a Fukuok a firmare un protocollo d’intesa con Soichiro Takashima, suo omologo giapponese. Questo si che è un modo giusto di fare sinergia pubblico privato!
Se penso che CIVB ha appena organizzato grandi eventi in Belgio, Quebec e Hong Kong, mi chiedo se noi produttori italiani riusciremo mai a mettere in campo progetti di marketing della stessa dimensione