
Nelle Langhe toccata e fuga
[gplusone]
Poggi, collinette, bricchi, colli …. Tutti ripidi e tutti coperti di vigneti. Poi castelli, borghi che sembrano corti rinascimentali con enoteche, osterie, locande … siamo nel regno del Barolo
L’albergo in cui dormiamo è un ex convento. Si chiama Antico borgo Monchiero ed è aperto da quattro mesi. Delizioso recupero del vecchio – dai pavimenti in cotto ai soffitti dipinti – che culmina nella vasca del centro benessere ricavata nella cisterna delle monache.
Ci sono 17 camere nelle antiche celle – austere ma estremamente confortevoli – e una sala per colazione sospesa sui vigneti.
Il viaggio prosegue fino al Museo del Barolo nel castello che fu dei Falletti. La
proposta espositiva è esperienziale con veri colpi d’ala nella classe dove il maestro in 3D spiega il Barolo e nella sala banchetti dove sono mescolati il tavolo vero con i commensali nel video.
Sosta per pranzo all’ Osteria del Borgo di Carrù per gustare un bollito da sogno fatto dalla bravissima Pinuccia e i vini scelti dal titolare: Nebbiolo, Dolcetto, Barbaresco e Barolo… Torniamo in Toscana rilassati anche se storditi dalle libagioni. Ma che bello il Piemonte!
bolliti Osteria del Borgo Arrù
di Donatella Cinelli Colombini