Siete pronti a trovare un pesce nel bicchiere?
Nei prossimi 5 anni regionalità e stagionalità passeranno dal piatto al bicchiere, protagonista ciò che è insolito e “healthonism” cioè salutare ma divertente
Di Donatella Cinelli Colombini Brunello Casato Prime Donne
Nel futuro prossimo assisteremo, nelle bevande, alla stessa evoluzione che è avvenuta nel cibo con la proposta di prodotti di nicchia estremamente locali che cambiano ad ogni stagione. Una riscossa del “fatto a mano” e del “fatto in casa” che diventa trendy perché è diverso e in piccole quantità. Alimentarsi diventa qualcosa di sofisticato <<food and drink as an experiential luxury and reflection of their personal identity>> cibo e bevande come esperienza di lusso e acquisizione di identità.
Come spesso avviene le notizie arrivano da Drinks Business che a sua volta le ha tratte dal rapporto 2015 “Future Food and drink” dello studio J Walter Thompson Intelligence e riguardano un campione di popolazione UK e USA.
E come sempre nelle tendenze c’è sia una dimensione artigianale che una dimensione industriale. Ecco che i colossi stanno creando bevande ibride come gli americani dei whisky Whistlepig che lancia una tipologia affinata in barili usati per il Sauternes e il Madeira. E ancora la birra Innis & Gunn con infuso di Bourbon.
Nel settore cocktail c’è un revival anni ‘Settanta – Grasshopper, Tequila Sunrise and Sex on the Beach – in alcuni casi gli ingredienti sono stati sostituiti con altri più naturali e freschi, in altre c’è un’aggiunta di elementi divertenti come sabbia o pesci commestibili (speriamo siano finti!).
Il salutismo ha preso un ruolo importantissimo nei consumi ed ecco che, oltre a una maggiore naturalezza degli ingredienti, arriva lo yoga prima di bere e ballare tutta la notte e c’è persino chi ha organizzato un locale fitness con dj e open bar.
E veniamo al vino, con i millennials arriva un consumatore più informale, che usa il tappo a vite (screw-cap) e non trova strano che il vino di qualità sia in cartone e fa cocktail con il vino. I consumatori giovani amano i rosati ( 65% secondo Nielsen) e anche rituali come il sabrage per aprire lo Champagne. Insomma coltelli e esplosioni come dice Patrick Cappiello del ristorante Pearl & Ash di New York