Cardi rifatti antica ricetta toscana

cardi rifatti

Cardi rifatti antica ricetta toscana

La Toscana è nota per una cucina di lunghe cotture che nella tradizione contadina diventano un trionfo di sapore e sughi. I cardi rifatti sono il top

di Donatella Cinelli Colombini

Certe verdure vengono cotte tre volte: lesse, fritte e rifatte nel pomodoro. Alla fine persino il cavolfiore, che normalmente non è molto gustoso, diventa un piatto da re.
A Montalcino, una delle ricette più prelibate è fatta con le stesse tre cotture e tradizionalmente solennizza il pranzo di ferragosto: galletto in umido con sedani rifatti.
Qui descrivo una versione invernale a base di cardi che porta in tavola il sapore intenso della tradizione toscana e può essere servito come contorno di un arrosto oppure da solo.

INGREDIENTI PER I CARDI RIFATTI

ingredienti: cardi, uova, pomodoro, farina, sale, olio, aglio

ingredienti: cardi, uova, pomodoro, farina, sale, olio, aglio

Un cardo o gobbo di circa un chilo, 8 pomodori maturi oppure 150 g di passata di pomodoro, due uova, farina, aglio, olio extravergine di oliva, sale e pepe nero.

PREPARAZIONE DEI CARDI RIFATTI

far bollire i cardi

far bollire i cardi

Lavare, tagliare a pezzi di circa dieci centimetri le costole del cardo asportando con il coltello le nervature più dure. Lessarle in acqua salata per oltre mezz’ora.
Pelare i pomodori, spezzarli e gettateli nel tegame dove sta soffriggendo l’aglio nell’olio extravergine. Salare, spolverare di pepe nero e far ritirare lentamente il sugo.
Sbattere le uova e salare. Infarinare i cardi, passateli nelle uova e quindi gettarli nell’olio ben caldo

finire la cottura dei cardi nel pomodoro

finire la cottura dei cardi nel pomodoro

facendoli dorare su ogni lato. Aggiungere la salsa di pomodoro dopo aver tolto l’aglio. Quando i cardi hanno assorbito il sugo su ogni lato sono pronti per essere portati in tavola.
Volendo è possibile preparare i cardi il giorno prima e scaldarli in forno ancora coperti dalla salsa di pomodoro. Sono ancora più saporiti.

Da abbinare con un rosso giovane, pieno e armonioso come il Leone Rosso Doc Orcia della Fattoria del Colle