Vitello in arrosto morto

Vitello in arrosto morto

Il nome spinge a fare gli scongiuri, ma in realtà il vitello in arrosto morto è una ricetta deliziosa e adatta all’inverno e a vini raffinati come il Brunello

 

di Donatella Cinelli Colombini

Era una delle ricette predilette da mia nonna Giuliana Colombini che serviva la carne con della purea di patate. A me piaceva anche se, da piccola, il nome mi faceva paura e ancora di più la descrizione <<si chiama così perché cuoce nel tegame sempre chiuso come fosse una cassa da morto>>. Ci vuole fantasia per pensare ad una spiegazione più lugubre, neanche fosse il piatto di Halloween!!!!!
Scusate se vi ho rovinato l’appetito e cercate di recuperare entusiasmo perché quella che segue è la ricetta di un piatto di carne delizioso, che può essere preparato in anticipo e quindi vi permette di godere gli amici invitati a cena e il vino, con tutta tranquillità.

Ingredienti per il Vitello in arrosto morto

Ingredienti per il Vitello in arrosto morto

 

INGREDIENTI DELL’ARROSTO MORTO PER 4 PERSONE

Mezzo chilo di carne di vitello (cappello del prete), 2 carote, 2 costole di sedano, 1 cipolla, mezzo bicchiere di vino, olio extravergine e sale.

 

PREPARAZIONE DELL’ARROSTO MORTO

Vitello in arrosto

Vitello in arrosto morto con Brunello di Montalcino

Durata circa un’ora, molto facile.

Fare un bel battuto di carote, sedano e cipolle lasciandole a pezzi grossi. Rosolarle nel tegame in olio extravergine, fino a far imbiondire la cipolla.
Legare la carne con la rete o lo spago infilandoci dei rametti di rosmarino.
Alzare la fiamma e mettere nel tegame la carne rosolandola su tutti i lati in modo che si sigilli con i liquidi all’interno. Quindi abbassare la fiamma irrorare di vino e continuare la cottura a fuoco basso tenendo il tegame ben chiuso. Salare, continuare la cottura dolcemente per 45 minuti continuando ad aggiungere vino e girando la carne.
L’arrosto morto va fatto raffreddare prima di tagliarlo a fette alte poco meno di un centimetro. Prima di servirlo in tavola, far ridurre il fondo di cottura fino a trasformarlo in una poltiglia e distenderlo sulla carne.
Delizioso con un Brunello giovane che io uso anche per la cottura, benché mia nonna versava il vino bianco nel tegame e il rosso in tavola.