Attenti al lupo! Attenti al lupo! Oh
350 lupi nella sola Provincia di Siena e ora ne abbiamo visto uno anche noi. Preoccupazione per i bambini, i cani e ovviamente i turisti
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
I lupi sono in branchi e si spostano anche di 60 km in un giorno per andare a caccia. Nessuno può sentirsi tranquillo. Hanno paura gli allevatori di pecore, per le aggressioni ai loro greggi, ma ora abbiamo paura anche noi che abitiamo in campagne, soprattutto chi ha bambini, oppure chi, come me, ha un cane abituato a scorrazzare libero senza guinzaglio.
I giornali hanno ampiamente riportato l’avventura del cacciatore di Casciano di Murlo che cercava il suo cane nel bosco ed è stato attaccato dai lupi, salvandosi sopra un capanno. Un luogo, Murlo dove ci sono molti agriturismi. Mi chiedo cosa scriverebbero i giornali stranieri se un turista, o anche peggio, se il bambino di un turista, venisse attaccato dai lupi.
Un malinteso concetto di difesa ambientale e di amore per gli animali, ha suscitato normative che rompono l’equilibrio del bosco favorendo un abnorme aumento degli animali selvatici. In Toscana i lupi sono fra le specie protette, che nessuno può uccidere, per questo la loro popolazione è aumentata a dismisura, molto più della loro selvaggina. Per questo i lupi cercano di sfamarsi uccidendo animali domestici e si avvicinano alle case. I lupi sono animali notoriamente intelligenti, che capiscono la maggiore difficoltà di uccidere un agnello rispetto all’inseguimento di un giovane daino, che probabilmente è più veloce di loro. Per questo attaccano, con sempre più frequenza, pollai, ovili e ora anche bovini.
Non condivido l’azione di chi, in Maremma, ha ucciso i lupi esponendo le carcasse nelle piazze dei paesi mentre applaudo al documentario realizzato dal francese Bruno Lacompte che racconta l’aggressione alle greggi e ai cani. Storie di agnelli sgozzati, quasi un’ubriacatura di sangue e di paura fra animali inermi, storie di cani feriti che poi si sono ammalati e sono morti a causa dei morsi.
E’ indispensabile ritornare a un equilibrio fra la superficie dei boschi e il numero di caprioli, cinghiali, lupi, volpi … che ci vivono. Ci sono troppi incidenti stradali ( non è previsto alcun risarcimento), troppi vigneti divorati dagli ungulati, troppi boschi che non rinascono, troppi orti depredati …. Il bisogno di ritrovare un equilibrio fra animali selvatici e boschi è sotto gli occhi di tutti. Ultimo episodio a Casole, ancora in provincia di Siena, dove Virio Canocchi ha cercato di difendere le sue pecore ed è stato attaccato da un lupo salvandosi solo grazie alla roncola che aveva in mano.
Intanto l’Assessore regionale Gianni Salvadori dichiara <<abbiamo già risarcito 155 greggi attaccate dai lupi>> da gennaio a ottobre 2014 per un totale di 534.000€. Un’enormità come numero di attacchi e come costo per la finanza pubblica.
Concludo con una riflessione: mi sentirei risarcita da un contributo economico nel caso trovassi il mio cane Felix sbranato dai lupi? Proprio no sarebbe una tragedia.