Giorgio dalla Cia un italiano del vino in Sud Africa

Dalla Cia Dalla Cia

Giorgio dalla Cia un italiano del vino in Sud Africa

L’enologo italiano che ha diffuso in Sud Africa i vini a lungo invecchiamento. Giorgio dalla Cia il friulano di Meerlust

Dalla Cia Dalla Cia

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Visto per voi da Carlo Gardini
Sud Africa: spiagge meravigliose, natura incredibile, uno stile di vita semplice ma pieno di cose estremamente raffinate…. Ricordo una cena in un resort nella savana, in un piccolo ristorante da 20 posti , arredato come una casa inglese dell’Ottocento. Davanti un laghetto artificiale pieno di uccelli e oche selvatiche, illuminato da fiaccole, con sullo sfondo le montagne del Drakensberg …. In tavola prelibatezze da ristorante stellato accompagnate da vini decisamente buoni ….. ho un solo pensiero: quando potrò tornarci?
Io e mia moglie Donatella (Cinelli Colombini) abbiamo iniziato a frequentare il Sudafrica 15 anni fa e, per 6 anni, ci siamo andati spesso. Eravamo così affascinati da questo Paese che cercammo di realizzare un progetto nel vino della regione del Capo.

Stellenbosch

Stellenbosch

Abbiamo visitato quasi tutte le cantine importanti allora esistenti, incontrato i proprietari ed i wine maker, creato amicizie che ancora oggi resistono nonostante la distanza geografica e il tempo trascorso. Una delle prime persone che abbiamo conosciuto è stata Giorgio dalla Cia < se andate in Sudafrica ed amate il vino dovete incontrare Giorgio > ci dissero. E infatti lo incontrammo. E’ un enologo originario di Azzano Veneto, esperto di funghi e con la passione dell’archeologia e del metal detector, tradizionalista, perfezionista ma, come tutte le persone intelligenti, non convenzionale e coraggioso.
Giorgio è sempre gentile e sempre sorridente, veste in modo informale come i sudafricani ed ha sempre con sé il cappello. La moglie Simonetta è una splendida cuoca, tiene corsi di cucina italiana ed ha diffuso le nostre ricette in Sud Africa. La loro casa è una villetta friulana con giardino e piscina trasferita nella regione del Capo. Mobili, libri, stile di vita e persino i programmi TV danno l’impressione di essere in Italia.

Meerlust

Meerlust

Giorgio ha lasciato l’Italia, che ama svisceratamente, con la famiglia per lavorare vicino a Cape Town, in una cantina di Stellenbosch divenuta famosa anche grazie a lui, Meerlust.
Il suo vino – Rubicon – un taglio bordolese a base di cabernet sauvignon, merlot e cabernet franc, è divenuto un’icona. Uscito sul mercato nel 1980, dopo numerosi anni di sperimentazione, segna un nuovo stile per i vini sudafricani che, per la prima volta, vengono concepiti per il lungo invecchiamento ……le tre diverse tipologie di uva sono vinificate separatamente e assemblate dopo la malolattica, quindi il vino matura in barrel di legno francese per almeno un anno per poi essere imbottigliato ed immesso nel

dalla-cia- distilleria

dalla-cia- distilleria

mercato al quarto anno dalla vendemmia. Per le annate più recenti di Rubicon sono state utilizzate anche uve di petit verdot.
Dopo 25 anni di lavoro Giorgio dalla Cia ha lasciato Meerlust ed ha creato una sua azienda insieme al figlio George. Produce vini con notevole successo ma è anche tornato alla grande passione della sua famiglia: la distillazione di grappe in autentico stile italiano. Collabora anche con i Bottega anche loro originari friulani che producono vino a Hermanus in Sud Africa – sono stati recentemente premiati da Decanter – e importano ottimi vini italiani fra cui il nostro Brunello.

L’ ultima creazione di Giorgio dalla Cia è il vino “Teano” che, già nel nome, suggerisce l’incontro tra due culture enologiche per lui importanti, il sangiovese e il taglio bordolese; la tradizione toscana che si sposa con quella di Bordeaux . Ho recentemente assaggiato l’annata 2011 e ne sono rimasto veramente colpito. Rubino scuro, con profumi di piccoli frutti di bosco maturi, sentori di legno e spezie. In bocca è fine e pulito, tannini morbidi ed estremamente equilibrati.

Giorgio dalla Cia tiene alto il nome dell’Italia in Sud Africa, è insomma uno dei tanti cervelli fuggiti all’estero, in un lontano Paese giovane, complicato ma anche capace di premiare i talenti.