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VIOLANTE ELETTA PRESIDENTE DI MTV TOSCANA

A Villa Artimino il 2 febbraio Violante Gardini Cinelli Colombini è stata eletta alla guida del Movimento Turismo del Vino Toscana fino al 2026

 

MTV Toscana Violante Cinelli Colombini presidente e il suo consiglio

MTV Toscana Violante Cinelli Colombini presidente e il suo consiglio

Al suo fianco Flavio Nuti della cantina La Regola e un consiglio formato da Emanuela Tamburini (past President, Agricola Tamburini, zona Chianti), Barbara Luison (Marchesi Antinori Spa), Nicola Giannetti (Col d’Orcia, zona Montalcino e Val d’Orcia), Maria Paoletti (Cosimo Maria Masini, zona San Miniato), Letizia Cesani (Az. Agr. Cesani, zona San Gimignano), Anastasia Mancini (Az agr. Buccianera, zona Colli Aretini), Fabrizio D’Ascenzi (Villa Acquaviva, zona Maremma), Serena Contini Bonacossi (Capezzana, zona Carmignano), Gerardo Gondi (Tenuta Bossi, Chianti Classico), dai soci partner tecnici Alessio Piccardi (Mail Boxes etc.), Filippo Magnani (Fufluns).

 

 

 

 

 

 

A VILLA ARTIMINO L’ELEZIONE DEL NUOVO BOARD DEL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO TOSCANA

Una squadra davvero formidabile dove la past president Emanuela Tamburini farà da anello di congiunzione con l’intensa attività del passato triennio. La Toscana è stata la culla dell’enoturismo italiano e tutt’ora è l’associazione regionale più forte con 100 soci e tante iniziative ben comunicate.

Vita da produttore di vino: nella borsa di Donatella

Sbirciamo nella borsa di Donatella Cinelli Colombini per scoprire personalità anticonformista ma anche amante delle cose belle e esclusive

Nella-borsa-di-Donatella-Cinelli-Colombini

Nella-borsa-di-Donatella-Cinelli-Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini
Il mio amico Luca Bianchini, scrittore, conduttore radiofonico e giornalista di successo, mi raccontò di aver avuto l’incarico, da una notissima rivista di scrivere una serie di articoli descrivendo il contenuto della borsa di celebrity italiane e straniere. La cosa che lo aveva colpito era stata la fragilità di alcune queste donne famose messe letteralmente in crisi dalla prospettiva di rivelare qualcosa che sentivano come molto intimo. La borsa è infatti un luogo in cui, spesso, vengono nascosti segreti e piccole manie. Pare anzi che i personaggi più glamour-veline, cantanti, volti televisivi- quelli che i rotocalchi da gossip sembrano seguire passo passo, siano invece particolarmente riservati della loro sfera intima.

Nella-borsa-di-Donatella-Cinelli-Colombini

Nella-borsa-di-Donatella-Cinelli-Colombini

Noi del vino siamo più tosti delle cantanti. Forse perché, nel nostro lavoro la sostanza deve sempre prevalere sull’apparenza. Quando succede il contrario la fine è invariabilmente la vendita della cantina.
Per questo raccontare cosa c’è nella mia borsa non mi mette in nessun imbarazzo ma anzi mi diverte e serve a svelare quel mix di esclusività e semplicità che caratterizza tutta la mia vita. Prima di tutto la borsa: fatta a mano, con pelli scelte per me da un artigiano che accetta le mie richieste e modifica i suoi modelli. Si chiama Pianigiani è di Buonconvento e mi ha guarito dalla dipendenza da Céline. Ho comprato borse di questa marca per decine d’anni con fedeltà assoluta finché ho scoperto che le pelli di vitello che si graffiano sono di scarsa qualità: quelle di Céline si riempiono di segni, quelle di Pianigiani no perché lui sceglie le pelli una per una e, a volte, proprio per me.

Il compleanno di Donatella

Compleanno di Donatella a Gozo-Malta fra ricordi lontani e vicini, cena sul mare a base di Champagne, Brunello, pesce crudo e fassona arrosto

Donatella e Carlo in Canada per la Selection Mondial du vin Canada

Donatella e Carlo in Canada per la Selection Mondial du vin Canada

Di Donatella Cinelli Colombini

Siena 24 agosto 1953. Sono nata nella casa dei mie nonni in via Lelio e Fausto Socini. Mio padre ci teneva moltissimo che nascessi nel luogo dedicato ai miei antenati. I Socini sono citati in tutti i manuali di storia e di filosofia per essere stati fra i personaggi di punta della Riforma protestante in Italia. Ideologi delle dottrine antitrinitarie portarono alla rovina la famiglia che era potente e ricca perché essere “eretici” all’epoca dell’inquisizione portava alla scomunica e alla confisca dei beni. La famiglia ha impiegato 400 anni per rimettersi in sesto. Il mio bisnonno Livio costruì la casa in cui

Il Palio dalle trifore della Fondazione Monta dei Paschi di Siena

Il Palio dalle trifore della Fondazione Monta dei Paschi di Siena

sono nata, poco fuori porta Camollia e comprò la Fattoria del Colle nel 1919 scoprendo poco dopo il rogito, di aver acquistato una delle proprietà confiscate ai suoi avi.
Ho la presunzione di assomigliare al mio bisnonno Livio Socini che, quando presi la direzione della Fattoria del Colle, mi mandò misteriosi segni di gradimento, come se volesse mettere nelle mie mani il fil rouge che portava a lui: le vasche da bagno usate dal Conte Spannocchi probabilmente a causa di una malattia della pelle che gli impediva di ben dirigere l’azienda e lo costrinse a venderla al Socini, le stanze segrete dove ho realizzato la vinsantaia e il caveau del Brunello antiquario …Persino quando ero assessore al Comune di Siena il ricordo del mio bisnonno Livio mi seguiva. Soprattutto durante le riunioni nella stanza del Sindaco che lui aveva occupato in qualità di primo cittadino all’inizio del Novecento e che, in alto sono affrescate con le immagini dei nostri comuni antenati Socini impegnati come ambasciatori della Repubblica Senese.

Villa in Toscana per un soggiorno di charme

Nel punto di incontro tra le Crete Senesi e la Val d’Orcia  ecco Villa Archi, da torre cinquecentesca a villa di charme per soggiorni in Toscana

di Alice Bracciali, Fattoria del Colle

Villa in Toscana

Villa in Toscana

Nel corso dei secoli si è trasformata da torre del ‘500 a podere di campagna e oggi si veste di nuovo, conservando nello stile un sapore autentico di Toscana. Mobili di antiquariato locale, travi in legno, pavimenti in cotto e il grande focolare che domina l’ampio salone affiancano  comfort più moderni come aria condizionata nelle camere, WI-FI e TV.  Villa Archi è tuttora in continua trasformazione, da villa ideale per serate in piscina o davanti al focolare con gli amici, a luogo di pace e silenzio per rilassarsi dallo stress, da location romantica per aperitivi al tramonto in compagnia delle persone che ami a parco in cui giocare con bambini e cani. 7 camere, 5 bagni, una cucina in cui preparare le tue prelibatezze e un ampio salone in cui mangiare tutti insieme. Ma non finisce qui: piscina esterna privata, parco attrezzato con tavolini, sedie e un gazebo in cui organizzare barbecue e cene.

Giorgio dalla Cia un italiano del vino in Sud Africa

L’enologo italiano che ha diffuso in Sud Africa i vini a lungo invecchiamento. Giorgio dalla Cia il friulano di Meerlust

Dalla Cia Dalla Cia

Dalla Cia Dalla Cia

Visto per voi da Carlo Gardini
Sud Africa: spiagge meravigliose, natura incredibile, uno stile di vita semplice ma pieno di cose estremamente raffinate…. Ricordo una cena in un resort nella savana, in un piccolo ristorante da 20 posti , arredato come una casa inglese dell’Ottocento. Davanti un laghetto artificiale pieno di uccelli e oche selvatiche, illuminato da fiaccole, con sullo sfondo le montagne del Drakensberg …. In tavola prelibatezze da ristorante stellato accompagnate da vini decisamente buoni ….. ho un solo pensiero: quando potrò tornarci?
Io e mia moglie Donatella (Cinelli Colombini) abbiamo iniziato a frequentare il Sudafrica 15 anni fa e, per 6 anni, ci siamo andati spesso. Eravamo così affascinati da questo Paese che cercammo di realizzare un progetto nel vino della regione del Capo.

Stellenbosch

Stellenbosch

Abbiamo visitato quasi tutte le cantine importanti allora esistenti, incontrato i proprietari ed i wine maker, creato amicizie che ancora oggi resistono nonostante la distanza geografica e il tempo trascorso. Una delle prime persone che abbiamo conosciuto è stata Giorgio dalla Cia < se andate in Sudafrica ed amate il vino dovete incontrare Giorgio > ci dissero. E infatti lo incontrammo. E’ un enologo originario di Azzano Veneto, esperto di funghi e con la passione dell’archeologia e del metal detector, tradizionalista, perfezionista ma, come tutte le persone intelligenti, non convenzionale e coraggioso.
Giorgio è sempre gentile e sempre sorridente, veste in modo informale come i sudafricani ed ha sempre con sé il cappello. La moglie Simonetta è una splendida cuoca, tiene corsi di cucina italiana ed ha diffuso le nostre ricette in Sud Africa. La loro casa è una villetta friulana con giardino e piscina trasferita nella regione del Capo. Mobili, libri, stile di vita e persino i programmi TV danno l’impressione di essere in Italia.

Il mito dei Domaine de la Romanée-Conti si tinge di giallo

Passeggiando fra i miti ed i climat dei Domaine de la Romanée-Conti e della Borgogna fra tentativi di avvelenamento, amanti di re e prezzi da capogiro
Di Ignazio Anglani

Romanée Conti Albert de Villaine

Romanée Conti Albert de Villaine

I proprietari di Romanée-Conti Aubert de Villaine e Henry-Frédéric Roch, ad inizio 2010, ricevono in un cilindro la mappa dei vigneti dei Domaine e la richiesta di un milione di Euro per non avvelenarli. Inizialmente non danno peso alla cosa. A metà gennaio ricevono una seconda lettera, uguale alla prima, con l’indicazione di due viti avvelenate.

Iniziano le indagini e si scopre che il colpevole della truffa è un pregiudicato, Jacques Soltys, che in carcere, aveva elaborato questo piano. Per fortuna viene arrestato prima di metterlo in atto, ma purtroppo si suicida in carcere. Dalla vicenda è nato un articolo su Vanity Fair e un libro “Shadows in the Vineyard” di Maximillian Potter appena uscito.

Romanée Conti ha un passato lungo e suggestivo, in cui ci sono episodi mitici e non solo criminali. Le legioni romane portarono le viti in Borgogna, furono poi i monaci della Abbazia di San Vivant, dal 900, che divisero i vigneti in climat, fra cui il Cros des Cloux di 1,8 ettari, che nel 1631 mutò il suo nome in Romanée per la discendenza romana.

Turismo del vino a Bolgheri con sorpresa

Arriva con l’Arcobaleno d’estate in Toscana e sulla Costa degli etruschi c’è la “Notte Blu”. Parte da qui l’avventura di vino di Ignazio e Violante a Bolgheri
Visto per voi da Ignazio Anglani

Ignazio Anglani e Violante Gardini Davanti a San Guido

Ignazio Anglani e Violante Gardini Davanti a San Guido

Il tour mio e di Violante Gardini (la Cinelli Colombini Jr.) comincia citando il Carducci “Davanti a San Guido” e “I cipressi che a Bólgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar”

Il viale cantato dal poeta c’è ancora e silenziosamente ci affascina. A San Guido, in quelle che sembrano antiche stalle di cavalli (ma il famoso Ribot abitava qui?) ha sede la Strada del Vino Costa degli Etruschi dove c’era una piccola degustazione, o meglio potremmo dire 1 assaggio dei vini della Strada stessa. Esperienza agro-dolce: purtroppo per noi, ma anche per tutti i wine lovers, scopriamo che tenute più famose sono chiuse.

Non abbiamo quindi potuto visitare San Guido dei Marchesi Incisa della Rocchetta, che grazie alla passione per i vini francesi e all’amicizia di Elie de Rothschild ha iniziato ad impiantare vitigni internazionali a Bolgheri ed hanno creato il Sassicaia. Nato nel 1944, fu messo in commercio nel 1968 come vino da tavola ed è diventato ora DOC Bolgheri con la sottozona Sassicaia. Questo vino è stato il primo a battere i francesi con lo stesso uvaggio, è una bandiera della grande enologia italiana.

Era chiusa anche Ornellaia, bella, elegante e sempre pronta verso l’innovazione e la cultura. Un interesse testimoniato anche dalla serie limitata “Vendemmie d’Artista” che dal 2006 propone ai collezionisti bottiglie disegnate dai maggiori pittori e scultori internazionali. Non dimentichiamo che qui nasce uno dei maggiori capolavori vinicoli: Masseto che ha recentemente sbancato le aste dei vini di tutto il mondo.

Cenerentola parcheggia la carrozza all’Hotel Chateau Monfort a Milano

Vi racconto l’Happymovinhour n°1 che  porta con se nuove amicizie, tanti sorrisi e tantissimi sogni.

Visto per voi da Violante Gardini, la Cinelli Colombini Jr

invito_aperitivo_chateau_monfort

invito_aperitivo_chateau_monfort

Il 23 gennaio è avvenuto il primo evento di una serie di aperitivi organizzati dal Movimento del Turismo del Vino della Lombardia.  Le regioni italiane verranno ospitate una dietro l’altra iniziando dalla Toscana.

Eccomi qui dunque con i vini di alcune cantine toscane aperte al pubblico. Nella sontuosa sala “Incantesimo” dell’Hotel Chateau Monfort c’erano i banchi di assaggio dei vini lombardi da una parte e dei vini toscani dall’altra. In contemporanea, nella Cella di Bacco, degustazioni guidate con vecchie annate di due belle cantine che hanno fatto la storia dei vini toscani.

I primi ospiti arrivano alle 19 e, in pochi minuti, la sala diventa piena. La curiosità di degustare alcune perle dell’enologia toscana aveva portato allo Chateau Monfort una gran folla di wine lovers, giornalisti, operatori del settore. I vini erano accompagnati da ottimi salumi e formaggi toscani arrivati direttamente dalla terra d’origine e non solo: lo chef aveva preparato eccezionalmente per la serata i “pici con le briciole”, buonissimi, proprio come quelli che mangio a casa a Montalcino!

A Orvieto dagli Antinori e al pozzo di San Patrizio

Visita a Orvieto e al Castello della Sala eccezionalmente aperto per charity in favore degli alluvionati umbri del novembre scorso

pozzo San Patrizio INTERNO 1

pozzo San Patrizio INTERNO 1

Per il secondo anno, ormai una tradizione, io ed il mio ragazzo Ignazio dedichiamo un giorno delle nostre vacanze natalizie alla scoperta dell’Umbria. L’anno scorso siamo stati ad Assisi e quest’anno Orvieto… fra arte e vino!

Ignazio, lavora a Tormaresca, la tenuta pugliese dei Marchesi Antinori, e segue con

Pozzo_di_San_Patrizio

Pozzo_di_San_Patrizio

attenzione tutte le attività Antinori sul blog A-MAG www.antinori.it/it/passione-in-evoluzione/a-mag. Nel blog ha letto dell’apertura straordinaria del Castello della Sala per raccogliere fondi in favore degli alluvionati umbri del novembre scorso. Come dire il vino contro i danni dell’acqua! … Ci siamo detti “non possiamo perderci questa occasione”.
Ed eccoci in viaggio, partenza al mattino, giornata splendida, cielo limpido, forti i colori dei campi verdi dopo la pioggia dei giorni precedenti ed i raggi del sole che illuminano i panorami toscani ed umbri.

Prima tappa, Orvieto.

Giappone e Corea fra vecchi amici e nuovi importatori

Violante Gardinila Cinelli Colombini Jr, prosegue il suo viaggio in Asia con i produttori del Brunello, due degustazioni trionfali in Giappone e Corea

ViolanteGardini_Chef_Ristorante_Alberta

ViolanteGardini_Chef_Ristorante_Alberta

Questa parte del viaggio in Asia, per me, è caratterizzato soprattutto dall’amicizia. In Giappone ho ritrovato Mr. Takashi, proprietario del ristorante italiano Alberata che era venuto, un anno fa, alla Fattoria del Colle con tutta la sua famiglia.
Io e Lucia della Tenuta Collosorbo andiamo a cena nel suo ristornate, piccolino, intimo ma con del cibo italiano da urlo. Accoglienza regale, da rimanere a bocca aperta! All’ arrivo trovo schierati lui, la moglie e tutto lo staff che mi ricevono con affetto come fossi una parente, ma la cosa più dolce sono le foto incorniciate sul mio tavolo e persino in bagno. Foto mie e dei miei genitori fatte alla Fattoria del Colle in occasione della loro visita. Vengono anche le figlie e mi riempiono di regali.

La Cina è vicina per il Brunello

Torna il nostro inviato dal mondo del vino: Violante Gardini alias Cinelli Colombini Jr. Ecco il racconto della missione dei produttori di Brunello in Cina

Violante_Lucia_Bianca

Violante_Lucia_Bianca

Arrivo a Beijing in pompa magna con l’Ambasciatore italiano che ci aspetta per dare il benvenuto ai produttori vinicoli italiani presenti alla prima edizione di Vin China, unica fiera cinese dedicata solo all’enologia.

Peccato che ad accoglierci c’é anche la tormenta e… all’uscita niente taxi. Noi giovani tentiamo di prendere la metro ma, siamo appena arrivati, senza mappa … e ci perdiamo.

Dopo mezz’ora il mio ombrello si piega in due. Io sono con Lucia di Tenuta Collosorbo e siamo disperate per il freddo, la pioggia, la distanza dall’albergo. Finalmente troviamo un taxi che ci porta in hotel ma io ero già raffreddata la bufera mi da il colpo di grazia.

Primo giorno di Vin China disastroso; praticamente la fiera è deserta a causa della nevicata che ha fatto chiudere persino gli aeroporti. Io e Lucia, donne avventurose arriviamo con un ape con il tettuccio ma praticamente aperto. Che freddo! Ma è l’unico mezzo di trasporto disponibile dato che la neve ha fatto quasi scomparire i taxi. L’unica cosa bella di questa avventura polare, è che noi giovani produttori di Brunello diventiamo una squadra unita: Lucia di Tenuta Colosorbo, Fabian e Bianca de La Magia, Alessandro del Poggione abbiamo i nostri spazi uno accanto all’altro e ci aiutiamo a vicenda. Usciamo anche tutti insieme la sera.

Happy Wine in cantina. Sapori ed emozioni alla Fattoria del Colle

Iniziano gli happy wine nella cantina storica della Fattoria del Colle.Con la primavera ecco un programma settimanale che varia ogni giorno e comprende birre artigianali, Champagne e bruschette, il bianco “Sanchimento” con i crostini al tartufo e, ovviamente, il Brunello di grandi annate con i sigari toscani.Ma come rinunciare al binomio sapori emozioni senza ascoltare una colonna sonora tutta toscana? Ecco dunque Gianna Nannini e Irene Grandi, Jovanotti e i Baustelle, Stefano Bollani e Bocelli…Insomma, un’atmosfera allegra e informale che spinge a fare nuove amicizie. Vi aspettiamo![caption id="" align="aligncenter" width="410" caption="Happy Wine in cantina. Sapori ed emozioni alla Fattoria...