
Bottiglie pesanti fra ecologia e immagine del vino
Dilemma: le bottiglie pesanti “hanno più occhio” e sono spesso sinonimo di grandi vini ma comportano un maggiore consumo di CO2 e sono meno eco-friendly

bottiglie pesanti, prestigiose ma poso ambientaliste
Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne
In Cina i clienti soppesano la bottiglia prima ancora di guardare il nome del vino, per loro una bottiglia leggera è scadente perché il vino pregiato è solo nei vetri pesanti con la piccura sotto. Anche in Russia il vino di lusso, quello di altra qualità deve avere un’apparenza imponente. Ma non sono solo i mercati dei “nuovi ricchi” che associano la qualità intrinseca del liquido con il peso del vetro che lo contiene anche in Italia e persino fra chi vende il vino, è frequente sentire apprezzamenti del tipo <<bella bottiglia, di grande presenza>> riferita a quelle che pesano quasi due chili.
Ma non tutti la pensano così, nei Paesi più attenti all’ambiente, l’uso di vetro pesante

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diventa sinonimo di scarsa sensibilità ecologica. Ed ecco che Canada e in Svezia, due nazioni fortemente eco-fiendly il Monopolio del Quebec e dell’Ontario -SAQ e LCBO-,così come il Systembolaget svedese, acquistano i vini sotto i 15 Dollari solo se confezionati in vetri che pesano meno di 420g. E’ bene sottolineare che i monopoli sono i più grandi buyer del mondo e quindi probabilmente faranno tendenza.
La spinta ecologista pone attenzione su dettagli di questo tipo. L’uso di bottiglie leggere è ormai un must per chi vuole rispettare l’ambiente almeno quanto il riciclo che, per il vetro, è arrivato al 70% e cresce ogni anno.
I forni per la produzione di nuovo vetro consumano meno CO2 se fondono rottami riciclati così come quando producono bottiglie leggere invece che le prestigiose, monumentali ma poco ambientaliste bottiglie pesanti. Quindi il carbon footprint – impronta ecologica- ne guadagna <<per ogni chilogrammo di vetro prodotto, il consumo energetico calcolato è compreso tra 12 e 15 mj (mega joule), equivalenti ad un emissione di circa 2,7 chilogrammi di CO2. Quindi, ogni kg di vetro vale 2,7 kg di CO2>> ci dice il Settimanale Trebicchieri del Gambero Rosso partendo dai dati di BanfiVines.
In effetti, se moltiplichiamo 2,7 kg di CO2 per centinaia di milioni di bottiglie vediamo che un taglio del 10-20% del peso del vetro ingenera un enorme impatto sull’ambiente. Ecco che calando del 10% il peso di una bottiglia è possibile averne una in più ogni 8.
Ovviamente c’è un risparmio economico oltre che ambientale. Il peso delle bottiglie più diffuse da 75 cl, varia da 1,2 Kg e 360 grammi. Con prezzi che cambiano da un euro fino a 13 centesimi per i formati più leggeri usati dai grandi imbottigliatori. Dunque l’alleggerimento delle bottiglie, che con accorgimenti di designer e di nuove tecnologie è poco percepibile dall’aspetto, potrebbe assorbire i probabili rincari legati all’ <<aumento dei costi energetici>> che sono <<uno dei tasselli che incide maggiormente sui conti economici dell’industria del vetro, che oggi vale 1,5 miliardi di euro. A cui si aggiunge la mancanza di materia prima che, secondo la stessa Assovetro, potrebbe portare a breve termine ad un aumento dei prezzi.>> ci dice ancora Loredana Sottile da Trebicchieri.
Ma quali sono dunque i freni all’alleggerimento delle bottiglie di vino? Oltre alla convinzione esposta sopra “bottiglia pesante uguale vino di alta qualità” che pesa nel marketing, ci sono alcuni problemi enologici. Problemi che sembrano piccoli ma, all’interno di una competizione mondiale, dove tutti cercano di rosicchiare millimetri di qualità come in una gara olimpica, questi particolari diventano grandi e capaci di dare vantaggi competitivi.
Le nuove tecnologie hanno risolto solo in parte le esigenze dei vini a lungo invecchiamento, che necessitano di vetri capaci di assorbire la luce e soprattutto di avere un calibro del collo molto regolare, affinchè il tappo abbia una perfetta tenuta. Le cose vanno meglio rispetto al passato, ma ancora oggi gli standard qualitativi migliori, per i grandi vini, sono offerti da bottiglie piuttosto pesanti. Bisogna confidare nella tecnologia produttiva del vetro sperando che possa offrire, in pochi anni la quadratura del cerchio: bottiglie leggere, riduzione delle emissioni di CO2 e caratteristiche adatte alla conservazione dei grandi vini.
Intanto ricicliamo, gente, ricicliamo!!!!! Tutto il vetro che buttiamo nelle campane è un respiro d’aria pulita in più.