Calcio e vino, passioni italiane

pirlo_1684503a

Calcio e vino, passioni italiane

Due grandi giocatori, di due generazioni diverse, stesse passioni: non solo il calcio, ma, inaspettatamente, il vino. Ecco unite due grandi passioni italiane. 

Letto per voi da Bonella Ciacci

pirlo_1684503a

pirlo_1684503a

Mi aggiro come mio solito sulla rete in cerca di informazioni riguardo il mondo del vino, e per puro caso mi imbatto in un articolo che mi colpisce: Andrea Pirlo, grandissimo giocatore di calcio della nazionale e della Juventus, produttore di vini.

Il mio stupore è tanto perché non credevo che avesse questa passione, e perché tifosa juventina da sempre (con forte dispiacere di mio padre che tifa Fiorentina e ancora cerca di farmi cambiare idea). Ma lo stupore è dato anche dal fatto che non mi sembravano due passioni così conciliabili, quella del calcio e quella della vita tranquilla di campagna, tra i filari.

Andrea Pirlo però è un giocatore anomalo, di quei signori del calcio che sempre meno spesso si vedono. Posato, tranquillo, raramente invischiato in storie di gossip, mai polemico, un signore in campo. Un professionista. Ed anche per sviluppare questa sua passione, sembra aver mantenuto le stesse caratteristiche. Innanzitutto ha scelto di produrre in una zona poco rinomata, la bassa bresciana, nel piccolo borgo di Coler, vicino alla casa dove è nato. La zona di produzione è la DOC Capriano del Colle, una delle meno conosciute della Lombardia. Il suo è un ritorno alle radici e alla famiglia. Eppure sì che un giocatore del suo calibro avrebbe sicuramente avuto i fondi per investire in zone più glamour, più vistose, e che potessero subito portare alla ribalta i suoi vini. 

L’azienda è molto giovane, infatti è nel 2007 che Andrea Pirlo rileva questa piccola porzione di terreno vicino alla sua casa natìa e insieme alla sua famiglia crea la Pratum Coller. L’azienda ha una filosofia di produzione sostenibile, nel totale rispetto della natura e dell’ambiente, per mantenere inalterato il

Pratum Coller

Pratum Coller

carattere e la storia del territorio e dei suoi prodotti. I vitigni coltivati sono Marzemino, Merlot, Barbera e Sangiovese con presenza di Pinot nero, Syrah, Petit verdot e Cabernet Sauvignon e Trebbiano di Lugano. I vini prodotti sono un rosato, il primo che hanno creato, poi un bianco e due rossi.

Partendo da questa scoperta inaspettata, e parlandone con Donatella Cinelli Colombini, mi informa che un altro giocatore che ha fatto la storia della nostra nazionale oggi produce vini: Paolo Rossi. E nemmeno poi troppo distante da dove vivo. Infatti l’azienda vinicola di Paolo Rossi è a Bucine, nella provincia di Arezzo. L’azienda si chiama Poggio Cennina, nel cuore della Val d’Ambra, uno dei territori più nascosti e incontaminati delle terre aretine, ricca di fascino e di storia, dove ha realizzato un sogno: un resort immerso nella natura, con agriturismo e produzione di vino e di olio. Producono il Borgo Cennina, da circa 7 ettari di Sangiovese che cresce lì nell’azienda e poi vinifica nelle cantine di Rocca delle Macìe. La caratteristica principale di tutta l’azienda l’agricola è di essere un’azienda biologica.

Paolo Rossi vino

Paolo Rossi vino

Le caratteristiche che accomunano i due calciatori sono impressionanti per quante sono: entrambi grandi calciatori che hanno indossato (o che indossano) la maglia della Juventus, entrambi giocatori della Nazionale di calcio e entrambi campioni del mondo, uno nel 1982, e uno nel 2006. Ed entrambi, soprattutto, che hanno come seconda passione il vino, ed un’attenzione particolare ad una produzione sostenibile o biologica.

 

Noi italiani, tuttavia, non siamo gli unici ad avere formato questo connubio tra calcio e vino. E’ di pochi giorni fa infatti un articolo di WineNews che mi ha fatto scoprire che anche il capitano della nazionale spagnola, Andrès Iniesta, ha già il lavoro pronto per quando la sua carriera calcistica volgerà al termine. La sua famiglia infatti ha fondato negli anni ’90 un’azienda vinicola, che partita con soli 10 ettari, oggi ha 120 ettari ed una grande realtà vinicola spagnola, Bodega Iniesta.

E il più colte vincitore del pallone d’oro Lionel Messi? Non ha proprio una sua cantina, ma l’azienda argentina Valentin da un paio di anni produce delle bottiglie, due rossi e un bianco, con il suo nome, ed il cui ricavato viene interamente devoluto per progetti sociali in Argentina.

Quando dicono che il calcio fa bene…forse si riferiscono a questo calcio.