
DIVERSIFICARE LE ESPERIENZE COL VINO: PREZZO E TARGET 12
La definizione delle nuove esperienze enoturistiche e dei loro prezzi avviene entro gennaio perché le attività turistiche “prima si vendono e poi si producono”

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di Donatella Cinelli Colombini
Le esperienze enoiche vanno presentate nel sito, alla stampa, ai portali e alle agenzie entro febbraio, prima dell’inizio della stagione anche se le fiere come BIT a Milano oppure ITB a Berlino sono sospese.
Le esperienze enoturistiche delle cantine vanno declinate su prezzi e target diversi come ad esempio:
- gruppi e famiglie,
- turisti del vino,
- amanti dell’enogastronomia,
- grandi esperti o VIP desiderosi di momenti esclusivi.
Il profilo dei visitatori della cantina può aiutare la costruzione delle proposte turistiche orientandole, ad esempio, sulla cultura se i visitatori sono soprattutto donne e sullo sport se invece la prevalenza è maschile.
DIVERSIFICARE LE PROPOSTE PER PREZZO E TARGET

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Ovviamente la realizzazione di esperienze più sofisticate corrisponde anche ad un costo diverso che sale fino a circa 100€, in Italia, per le proposte “premium” che spesso coinvolgono il wine maker in persona. La segmentazione delle proposte e dei prezzi è molto presente nelle cantine americane che arrivano a punte di 6.000 Dollari a persona per esperienze davvero esclusive. In linea di massima la richiesta e il prezzo delle attività in cantina sono cresciuti in tutte le zone viticole del mondo negli ultimi due anni.
Tutte le aziende di produzione possono creare proposte turistiche uniche e emozionanti, partendo dai propri elementi caratterizzanti.
ESPERIENZE COME CONDIVISIONE DELLA STORIA DEI LUOGHI E DELLE PERSONE-PREZZO E TARGET
Se alla solita visita guidata con assaggio viene aggiunto il pane appena cotto nel forno a legna e il turista vede la madia contadina dove è stato impastato a mano, quella diventa un’esperienza unica. Ancora meglio, se il visitatore impara ad accendere l’antico forno con il sistema contadino (in Toscana di chiama appiccico).
La prima fonte di ispirazione per costruire esperienze turistiche uniche è sicuramente la cultura locale e la tradizione familiare dei produttori anche se è diversa da quella agricola. Un esempio è la Cantina Dei a Montepulciano, costruita e arricchita dal travertino di vari colori e provenienze. Questo permette di scoprire la specificità della tipica pietra locale e della famiglia Dei che ne possiede le cave da generazioni.
MEGLIO CREARE ESPERIENZE ORIGINALI CHE COMPETERE COL PREZZO
Le esperienze proposte dalla cantina vanno costruite senza imitare i vicini, neanche se le loro attività hanno molto successo. Pensare di fare meglio la stessa cosa degli altri innesca una corsa ad investire sempre di più, con il risultato di guadagnare sempre di meno. Lo dimostra la competizione sui resort di lusso e i ristoranti stellati Michelin su cui competono le cantine più importanti. Indubbiamente mette una cornice prestigiosa intorno alle bottiglie e colpisce gli importatori, ma, salvo qualche eccezione, costa più di quanto rende.
Molto meglio distinguersi con proposte ben studiate e inedite che siano aderenti alla storia aziendale e soprattutto coinvolgano i turisti in modo attivo.
Il ventaglio di possibilità è molto ampio e riguarda in modo crescente gli esterni delle cantine con una rivalutazione dei panorami e del contatto con la natura: degustazioni e brindisi al tramonto, trekking nelle vigne, piccole lezioni di ampelografia, yoga all’alba …. Del resto il neuromarketing ci ha insegnato che la bellezza dei luoghi e il senso di benessere derivante da uno spazio aperto influiscono sulla percezione del vino. Il Professor Vincenzo Russo spiega che il Sistema Limbico (emozioni) e la Corteccia Prefrontale (piacere) reagiscono agli impulsi della vista, che è il senso dominante, condizionando il gusto per cui ciò che viene assaggiato sembra più buono.