
Donatella Cinelli Colombini vi consiglia la lettura di L’uomo che sussurra alle vigne, di Carlo Cignozzi
La storia di un avvocato milanese che diventa vignaiolo a Montalcino e mette la musica di Mozart nei suoi vigneti di Brunello.
E’ una storia bellissima, talmente bella che pare inventata, invece è vera (160 pagine Rizzoli 2010, 16€). E’ vera la figura del produttore di vino, che io conosco benissimo, è vera la sua commedia sul vino e soprattutto sono vere le viti che ascoltano Mozart e sono più vigorose e sane di tutte le altre.
Spesso noi “contadini” ci chiediamo cosa spinge notai, ambasciatori e attori a comprarsi una fattoria in Toscana. Alcuni lo fanno per esibire il loro successo così come comprano una barca senza amare il mare e quadri d’autore senza capire la pittura. Questi personaggi si incontrano anche nelle pagine del libro. Ma per altri l’acquisto di una casa in campagna è la ricerca dell’intimità, il bisogno di cose vere come il lavoro manuale e l’amore per i figli. Carlo Cignozzi fa parte di questa seconda schiera e vive le sue esperienze di vignaiolo con un’intensità epica che trasforma il racconto in un mito, quasi fosse il Cervantes di Montalcino. E’ per la presenza di persone come lui che il Brunello è quello che è. Un vino in cui l’immaginario soverchia il reale esattamente come nei grandi Chateau di Borgogna. Un luogo di grandi sogni e di grandi sfide, Montalcino, dove a volte, i vignaioli si trasformano in cavalieri moderni.
Ho letto il libro di Carlo Cignozzi nella sua prima versione dattiloscritta insistendo perché lo pubblicasse. Il testo del libro è più bello, più concentrato, più emozionale, più autoironico; ci mostra come il coraggio e la fantasia siano ancora i valori più importanti per costruire il futuro.
Leggete questo libro, vi insegnerà la gioia di vivere.
Donatella Cinelli Colombini