
e-commerce di vino 3 esempi per capirlo
La vendita on-line del vino sarà importantissima per la clientela privata, forse più dei supermercati. Qui descrivo 3 esempi completamente diversi
Donatella Cinelli Colombini
Berlino eccoci in una società di e-commerce di vino premium. Si chiama Wine in black, ha 4 anni di vita ed è impressionate. In un grande edificio del centro, grandi stanze con pareti nude e tantissimi computer accesi su tavoli tipo Ikea. 50 persone con le cuffie in testa e gli occhi incollati agli schermi che scrivono testi, postano immagini, seguono l’andamento delle vendite, fanno promozione sui canali social …. tutti giovani o giovanissimi e di diverse nazionalità, ci sono enologi, esperti di marketing, web designer, ingegneri informatici, web wine writers, interpreti.
Wine in black ha uno portafoglio concentrato sui vini premium e vuole diventare un punto di riferimento per i giovani wine lover di Germania, Svizzera, Olanda e Francia, grazie alla capacità di scegliere ottime bottiglie di tutto il mondo e proporle a prezzi onesti. Il cliente può comprare anche una sola bottiglia ma quando acquista un cartone, anche misto, ottiene la spedizione gratis. Ogni giorno vengono pubblicati due nuovi vini, rimangono in vendita per 5 giorni al massimo e poi vengono sostituiti. Il nostro Brunello si è esaurito in 2 giorni.
I vini da comprare vengono selezionati partendo dalle recensioni di Wine Advocate, Wine Spectator, Wine Enthusiast, Galloni-Vinous e James Suckling ma poi devono piacere ai due enologi di Wine in black che li degustano uno per uno e fanno gli ordini alle cantina.
Durante il simposio dell’Académie du Vin (4 dicembre 2015) il “cavista” spagnolo Joachim Vila ha spiega l’e-commerce iberico. Nella prima metà del Novecento la Spagna aveva poche cantine e un solo distributore per ogni regione. Dagli anni ‘80 in poi c’è stato il vero boom dei vini spagnoli e produttori, distributori e consumatori sono enormemente aumentati di numero e di dimensione. Nel 2007-8, avviene il crollo dei valori immobiliari che trascina tutto il Paese nella crisi.
I consumatori che un tempo compravano un cartone chiedono una bottiglia e il sistema distributivo si deve adeguare. Dopo anni di difficoltà finalmente l’economia spagnola recupera ma i consumatori non tornano alle antiche abitudini, vogliono ancora comprare una bottiglia per volta anche se, magari, ne consumano una al giorno.
Per soddisfarli i distributori-cavisti ricorrono a internet ed ecco che la vendita online diventa determinante e varca i confini nazionali.
Una situazione che crea turbative con gli importatori tradizionali ma costituisce una strada obbligata a cui tutti i produttori dovranno adattarsi esattamente come alla presenza della vendita del vino nei supermercati. La vendita on line è in enorme espansione in tutto il mondo e cambierà le regole del mercato per quanto riguarda la vendita ai privati. I consigli sulle cose da fare: stare molto attenti al prezzo di vendita attraverso il canale web. Potenziare il brand aziendale e collettivo della denominazione perché conterà sempre di più.
Il terzo esempio di e-commerce arriva da Wine2Wine 3 dicembre 2015. Giovane società italiana Vinix fondata da Filippo Ronco che vende vino a gruppi di acquisto. In questo caso la leva principale è il risparmio. Il cliente capofila riceve il pancale di cartoni di vino, lo conserva nel suo garage e poi consegna le bottiglie ai suoi amici del gruppo d’acquisto. I suoi sforzi vengono ricompensati per cui alla fine il suo vino sarà gratis mentre gli altri pagheranno circa la metà rispetto alla normale rete commerciale.
Per finire qualche dato raccolto dal sempre informatissimo WineNews durante lo stesso incontro veronese << in soli 6 mesi, da quando è nato, su Ebay Gusto, canale dedicato ai prodotti enogastronomici italiani, le vendite di vino sono aumentate del 38%>> anche Tannico.it (e-commerce nata nel 2013) va forte <<ha venduto 400.000 bottiglie per 4 milioni di euro>>.