
Fino a 24 ottobre visibile il pavimento del Duomo di Siena
Il pavimento del Duomo di Siena è quasi una Bibbia per immagini unica al mondo: oltre 60 riquadri intarsiati con soggetti mitologici realizzati in 7 secoli
Un’opera grandiosa collegata a un solo progetto figurativo sulla Salvezza. Per realizzare le immagini gli artisti usavano marmi di vario colore intarsiandoli e facendo risaltare i contorni mediante incisioni riempite di pece scura. L’effetto è spettacolare. Il più grande pavimento figurato del mondo.
Contiene immagini del Vecchio Testamento eseguite fra il 1369 e il 1547 da grandissimi artisti fra cui Sassetta, Francesco di Giorgio Martini, Luca Signorelli, Pinturicchio e Domenico Beccafumi. A questa fase seguì un’opera di restauro e sostituzione dei pannelli consunti (fra il 1780 e il 1878) che vide all’opera personalità del calibro di Maccari e Mussini.
Giorgio Vasari definì il pavimento ”Il più bello, grande e magnifico che mai fusse stato fatto”. Si trattava di un’opera celeberrima e celebrata, una delle tappe obbligate del Grand Tour cioè del viaggio di istruzione in Europa compiuto dai giovani aristocratici del Sei e Settecento
Purtroppo è anche un pavimento fragile che potrebbe rovinarsi a causa del calpestio del milione e trecentomila visitatori che entrano ogni anno nel Duomo di Siena. Per questo rimane scoperto solo due mesi ogni anno ( dal 18 agosto al 24 ottobre) e poi ritorna invisibile sotto pannelli protettivi.
Adesso è aperto. E’ possibile ammirare anche le tarsie nell’esagono sotto la cupola, nello spazio vicino all’altare e i riquadri del
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transetto. I visitatori hanno la possibilità di vedere persino l’abside dove si trovano il coro ligneo intarsiato da Fra Giovanni da Verona e gli affreschi di Domenico Beccafumi.
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In altre parole la visita del Duomo di Siena è sempre emozionante, per l’enorme patrimonio di opere d’arte che contiene, ma fino al 24 ottobre è ancora più bella.
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini