Francis Ford Coppola e il vino da Oscar
Il 5 volte premio Oscar Francis Ford Coppola è un vero produttore di vino e con lui Madonna, Banderas, Michael Douglas e la Zeta-Jones, George Clooney
Di Donatella Cinelli Colombini
Quando un nome è famoso va sfruttato ed ecco le linee di profumo firmate da star del cinema, i ristoranti delle griffe della moda, i vini di attori e registi da premio Oscar. Un marketing che usa la fama, soldi e qualche volta, prodotti davvero qualificati. Ho scritto qualche volta perché, nella nostra epoca dell’immagine, lo sfruttamento del nome può essere anche una manovra speculativa più simile a una “brandizzazione” che all’applicazione del genio creativo in ambiti diversi da quelli che ha dato il successo. Un delizioso articolo de “Il Sommelier” – rivista di enologia gastronomia e turismo della FISAR elenca 20 cantine di divi famosi a livello internazionale.
Madonna, Banderas, Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones, George Clooney … sembra che la voglia di usare il proprio nome per lanciare un vino di successo sia un’autentica epidemia negli studios di Hollywood.
Il pioniere è stato Francis Ford Coppola, che nel 1975 comprò la Niebaum- Rubicon Coppola Estate Winery a Napa Valley poi ribattezzata con il suo nome.
L’ha poi allargata con vigneti a Sonoma e ha aggiunto la Virginia Dare Winery. Ha aperto anche 5 resorts di lusso: due nel Belize, nella foresta pluviale e sulla spiaggia Turtle Inn, un terzo di fianco al lago Petèn Itzà in Guatemala, ed un quarto a Buenos Aires. L’ultimo a Bernalda, in provincia di Matera, il sorprendente ed esclusivissimo Palazzo Margherita realizzato da artigiani locali, ognuna delle 9 camere è diversa ma in tutte è possibile vedere i film del neorealismo in versione originale. Ovunque c’è un impegno nell’ecoturismo e nei viaggi sostenibili in cui si uniscono educazione e sviluppo locale.
Coppola vende i suoi vini in tutto il mondo Cabernet, Merlot e Zinfandel con prezzi molto diversi; da quelli importanti di Archimedes o delle Riserve (da 130$) fino a quelli commodity e al blanc de blanc in lattina dedicato alla figlia Sofia che costa al pubblico
intorno ai 5$. Per il regista 5 volte premio Oscar il vino non è affatto un hobby, ma un vero business, affronta il mercato in modo tradizionale e senza la spocchia dello star system da cui proviene <<nel mondo del vino c’è un numero esagerato di esagerazioni>> ha detto il celebre Francis.
Aprendo il sito della Francis Ford Coppola Winery la storia i vini si mescola a quella di film come “Il Padrino” e “Apocalypse Now” in una carrellata di date e eventi strettamente mescolati. Le bottiglie prodotte da Francis Ford Coppola sono state scelte per gli eventi del Sundance Film Festival. Coppola servirà i suoi vini in tutte le occasioni che ci saranno gli Academy, inclusi Governors Ball e party collaterali, fino al 2019.
Cinema e vino: in effetti una delle attrazioni della cantina Coppola è la Muvie Gallery con i premi e i cimeli della sua carriera di regista compreso l’ufficio di Don Corleone dove Marlon Brando interpretò il ruolo di capo mafioso e l’auto rossa di “Tucker: The Man and His Dream” . Anche le etichette delle riserve sono cinematografiche, perché dipinte da Dean Tavoularis che collaborò con Coppola in una dozzina di film.
Nella tenuta c’è ovviamente la piscina ma anche il campo di bocce e il Pavillon ispirato a quello del Padrino; quindi le normali strutture dell’incoming si mescolano la storia personale e con l’italianità. Infatti le origini italiane di Coppola non vengono nascoste ma anzi sovraesposte. Nel “Rustic” vengono serviti la vera pizza napoletana e i piatti tradizionali cucinati “come a casa” ma anche un “ authentic Argentine grill” con quel mix multietnico tipico USA. Stessa cosa nei nomi dei vini dove spunta fuori la storia di un uomo che ha fatto la storia del cinema ma è anche orgogliosamente figlio di emigranti. La linea storytelling è un esempio di come devono essere personalizzati i vini: I Mille è dedicato al bisnonno garibaldino Francesco Pennino che partecipò alla liberazione della Sicilia, poi c’è il filosofo matematico Pitagora presentato come una specie di idolo famigliare.