Giappone batte Scozia il whisky prende gli occhi a mandorla
Il sorpasso, nella bibbia del whisky, decretato da Jim Murray il maggior esperto mondiale che da 12 anni classifica i top dopo averli assaggiati tutti
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Il World Whisky Bible è la più autorevole guida sui whisky con 4.500 schede descrittive di etichette famose e ancora sconosciute. Ordinandola in prevendita (9,99£) è possibile ricevere una copia autografata dall’autore Jim Murray. Ma chi è questo superesperto che, nella locandine della guida, ci appare con gli occhi gialli come il whiskyche sta bevendo? Ha visitato più distillerie di ogni altro essere umano ed è conosciuto come incorruttibile e assolutamente impermeabile a ogni pressione. Murray è
un inglese cinquantenne con i capelli lunghi, i movimenti flemmatici e un tipico humour britannico che lo fa sorridere spesso. Ha una grande passione per il calcio e i distillati e conduce programmi televisivi su entrambi gli argomenti. Insomma è un guru di importanza indiscussa e la sua decisione di mettere sul trono del whisky la distilleria Suntory Yamazaki ha fatto tremare la Scozia dove la distillazione dà lavoro a 35.000 persone e gli alambicchi compaiono persino sulle banconote.
Jim Murray ama le novità e questo spiega perché oltre un quinto dei whisky citati dalla sua Bibbia sono recensiti per la prima volta. Questo coraggio nell’affrontare i cambiamenti, anche rivoluzionari, è alla base della decisione di escludere gli scozzesi dalle prime 5 posizioni della “Bibbia”. Dopo il whisky giapponese ci sono infatti 3 bourbon statunitensi e un inglese.
Il “Time”ha titolato <<Gli scozzesi sono dispiaciuti…>> Lo credo bene! La cosa ha provocato un dramma nazionale, i single malt Scotch detengono il primato delle bottiglie più prestigiose e più care da sempre!
In realtà Suntory Yamazaki è una distilleria di altissimo livello con tutte le carte in regola per arrivare in cima alla classifica mondiale. E’la più antica distilleria del Giappone e produce il whisky più venduto nel Paese del Sol Levante. Fu fondata, nel 1923, vicino a Kyoto da Masataka Taketsuru e poi completamente rinnovata in modo da combinare tecnologia e alambicchi tradizionali. Jim Murray ha premiato il single malt, con 15 anni di invecchiamento in barriques da sherry, prodotto in 18.000 bottiglie vendute a 160 dollari l’una. E’ confezionato in bottiglie abbastanza tozze, simili a quelle del sake e diversissime dai cristalli lussuosi dei whisky più importanti. Anche l’etichetta, con i caratteri giapponesi in grande evidenza, è assai lontana da quella che negli stereotipi è l’immagine di questo distillato. Insomma non è solo l’origine ma anche l’aspetto del top whisky che cambia.