
I debiti del vino. Gancia e LaVis le situazioni più critiche
Antinori la cantina più indebitata ma anche quella che ha investito di più. Cevico e Frescobaldi con il miglior rapporto debito-fatturati
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
I numeri del vino, un blog che vi suggerisco di leggere, offre spunti di riflessione interessantissimi sul business e le cantine. Questa volta sollecita proprio la nostra curiosità. Ci fa entrare nelle stanze segrete, quelle dei conti e ci fa scoprire ciò che, nell’ovattato mondo del vino, è difficilissimo sapere: i debiti.
La situazione finanziaria delle 20 maggiori cantine italiane ci mostrano solo pochi casi di reale difficoltà: Gancia, Mezzacorona e LaVis. Non sono le più indebitate ma quelle che hanno un rapporto fra il patrimonio e l’indebitamento decisamente peggiore così come fra il volume d’affari e l’indebitamento.
Antinori, invece ha fatto un enorme investimento nella cantina del Chianti Classico che è ben evidente nei conti ma ha anche un solidissimo business di oltre 150 milioni di Euro l’anno e la prospettiva di trasformare in fatturato le sale delle nuove meravigliose cantine di Bargino alle porte di Firenze.
Nel complesso i più bravi, quelli che hanno messo (o hanno lasciato in azienda) denaro proprio sono tra le aziende
private, certamente Frescobaldi, Banfi, Antinori, Santa Margherita. Tra le cooperative Cevico, Cavit, Cantina di Soave e Cantine Riunite CIV. Nel complesso le grandi cantine italiane sono decisamente in salute, molto più difficile appare la situazione delle cantine medie o piccole che sono la stragrande maggioranza in Italia.