
I sotterranei da mito e da leggenda del vino toscano
In Toscana ci sono alcune antiche cantine sotterranee con storie straordinarie. Progettate da grandi architetti, sorprese, curiosità, amori e grandi vini
Donatella Cinelli Colombini ci porta in quelle che le piacciono di più
Badia Coltibuono cioè abbazia del “raccolto buono” fondata mille anni fa dai monaci vallombrosani è uno dei luoghi più suggestivi del Chianti Classico. Ha sotto una cantina antica lastricata in pietra con volte basse che pare un camminamento per pregare. Anche Capezzana a Carmignano ha una storia antichissima alle spalle, produce vino dall’804 dopo Cristo ad oggi.
Nipozzano, un castello medioevale di grandi dimensioni nonostante un incendio che ne distrusse una parte. Sopra le sale in cui ha pranzato anche il Principe di Galles e sotto la bottaia da cui si scende in una segreta dove la famiglia Frescobaldi conserva i vini imbottigliati il giorno della nascita di ognuno dei suoi membri. Le bottiglie sono molte per i maschi e meno della metà per le femmine. Ancora dei Frescobaldi il castello di Pomino disegnato dall’architetto fiorentino Silvani nel Cinquecento. Le botti sono sotto volte a crociera sostenute da pilastri in pietra. Più che una cantina è un capolavoro di architettura rinascimentale.
Castello di Volpaia, un paese abitato da botti, tu apri la porta e invece dei contadini trovi i contenitori in rovere per il
Chianti Classico. Qualcosa di inaspettato e di unico con la bottaia delle barriques sotto la chiesa.
A Montepulciano due autentici gioielli: la cantina del Redi con i suoi altissimi archi che si intrecciano facendo prospettive complicate che ricordano le carceri del Piranesi. E’ stata progettata da Baldassarre Peruzzi all’inizio del Cinquecento e ingloba cunicoli etruschi.
Continuando a camminare nella “perla del Cinquecento” troviamo le cantine Contucci sono sotto il monumentale palazzo disegnato dall’architetto Antonio da Sangallo. Risalgono al XII secolo e attraversano le antiche mura di Montepulciano con cunicoli dove le botti sono infilate in ogni piccolo slargo dove un tempo c’erano i cannoni e delle alabarde degli antichi difensori della città. Tre piani sotto c’è un enorme frantoio con macina a pietra.
A Montalcino il seicentesco Palazzo Ciacci Piccolomini d’Aragona era un tempo la residenza del vescovo di Castelnuovo dell’Abate, con una cantina museo sotterranea. Ancora in terra di Brunello nel castello di Poggio alle Mura, eretto nel 1438 su una fortificazione del Mille, sotto lo splendido museo del vetro da vino ci sono grotte che contengono una spettacolare bottiglieria antiquaria.