
Il Brunello vince il China Award con la Juventus e Pasotti
Due premi in una settimana per i produttori di Montalcino che vincono come eccellenza italiana il premio della Fondazione Italia Cina e Milano Finanza
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Palazzo Clerici uno dei più belli di Milano, con i suoi saloni affrescati e pieni di stucchi dorati, fa da cornice ai China Awards assegnati da Milano Finanza e dalla Fondazione Italia Cina presieduta da Cesare Romiti. La premiazione avviene durante un charity dinner in favore di un treno ospedale –Life Line Express – che viaggia nelle regioni più remote del gigante asiatico curando la cataratta,
patologia che colpisce circa 400.000 persone ogni anno.
Serata importante dunque, con la Milano che conta, sindaco Giuliano Pisapia compreso. Fra i premiati 26 italiani e 3 società cinesi, divisi in sette categorie. Il Brunello è il primo dei premiati in una sezione istituita quest’anno e relativa a chi rappresenta l’eccellenza italiana in Cina.
<<Ormai da sette anni, i Cina Awards sono l’occasione per premiare i successi delle aziende italiane>> ha detto Cesare Romiti introducendo la serata. In effetti la lista dei vincitori è davvero impressionante, con società che raccontano storie di grande espansione con business milionari e grandissimi impianti produttivi. C’è persino chi ha fatto venire l’intero staff dirigente cinese per
partecipare alla cerimonia. Insomma l’evento è proprio una cosa in grande e il Brunello è fra i protagonisti di maggior richiamo anche grazie alla grande notorietà del suo brand.
Nella stessa sezione del vino montalcinese vengono premiati Cucinelli, i Fratelli Rossetti e Vincenzi Group. Insomma
vino, cashmir, scarpe e biscotti al top, piccole produzioni di straordinario livello che rappresentano <<un’Italia che vince all’estero>> come ha detto Cesare Romiti spiegando la logica che ha guidato la giuria nella scelta dei vincitori. Concludendo commenta <<queste
imprese ci possono
insegnare tanto>>.
E’ vero e rappresentare il Brunello in mezzo a quest’Italia di successo è un grande onore e una bella
soddisfazione. Rende consapevoli che ogni bottiglia di Brunello venduta in Cina (attualmente sono 100.000), in ristoranti prestigiosi, non è solo un buon risultato per il territorio montalcinese ma anche un contributo all’economia nazionale, perché innalza il prestigio del brand Italia e le possibilità di penetrazione dei prodotti italiani in quel mercato. Bravo Brunello! Quest’anno, primo vino
italiano a farlo, il Consorzio del Brunello ha organizzato due corsi di approfondimento per Sommelier cinesi, quindi ci sono 70 esperti di Brunello con gli occhi a mandorla.