
Il souvenir di viaggio è sempre più goloso
Un italiano su due (56%) porta a casa dalle vacanze un souvenir enogastronomico. Vini, salumi, formaggi… un neverending attraverso il sapore dei luoghi visitati

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di Donatella Cinelli Colombini
Come sempre Coldiretti/Ixè fa il punto sugli effetti dei 35 milioni di italiani in ferie estive sul settore agroalimentare.
Nello shopping le ghiottonerie tipiche battono i souvenir classici ma questo era facilmente prevedibile. Invece sorprende la vittoria dei formaggi che superano salumi, dolci, vino e olio extravergine d’oliva negli acquisti di viaggio.
FORMAGGIO PRIMO NELLO SHOPPING DELLE VACANZE
Anche il “food porn” cioè la pubblicazione di foto e video dei piatti più belli mangiati in vacanza (42%) nei propri social fa parte della componente golosa del viaggio che diventa sempre più importate. Vediamo che i vacanzieri ingaggiano quasi una gara con i propri amici: “invidiami” sembra la parola d’ordine. Va sottolineato che circa un terzo del budget per le vacanze serve a pagare i pasti che sono ormai la voce più forte nel paniere di spesa turistica degli italiani. Il totale è 22,6 miliardi con un incremento del 16% sull’anno precedente.
L’IMPORTANZA DI MERCATI AGRICOLI E PICCOLI BORGHI PER GLI ACQUISTI DEI VIAGGIATORI
La forte diffusione del souvenir di viaggio di tipo gastronomico si collega alla crescita di importanza dei mercati e dei mercatini agricoli come “attrazioni” alla visita di cantine, caseifici, cioccolaterie, birrerie artigiane, salumerie …… Ecco che l’Italia “minore” lontana da spiagge e città d’arte ha attratto il 70% degli italiani in vacanza anche solo per un giorno. Secondo l’indagine Coldiretti/Symbola nei piccoli borghi con meno di 5.000 abitanti nasce il 92% delle 316 specialità IGT e dei 415 vini Doc/Docg che sono stati al centro dello shopping turistico. Un paniere di bontà spesso prodotto in modo BIO.