
Il vino dei giganti mondiali
Costellation, LVMH, Treasury Wine, Distell Group, Concha y Toro queste sono le 5 cantine più grandi del mondo e nessuna di loro è italiana
La prima tricolore è la Giv -Cantine Riunite settima con 449 milioni di Euro di fatturato annuo. Sembra una cifra enorme ma in realtà è un quinto della statunitense Costellation che vanta un business di 2.494 milioni di Euro. Il secondo in classifica è il gruppo Lvmh , con 1.664.000.000 €. Si tratta del colosso francese del lusso costituito da Bernard Arnault. La sigla – LVMH – Luis Vuitton Moet Hennessy – indica un aggregato di 60 griffe di moda, gioielleria, profumi e vino. C’è di tutto: dal re dei diamanti De Beers, al re dei vini da dessert Chateau d’Yquem , al monopolio delle grandi case di Champagne fino all’ultimo acquisto Bulgari.
Il leader mondiale del lusso commercializza vini completamente diversi da quelli delle due cantine italiane nella classifica delle top 20
del mondo. La Caviro di Faenza, all’11° posto, è nota per il Tavernello che con i suoi 181 milioni di litri di cui 34 all’estero è il marchio italiano più venduto nel mondo.
Nel panorama dei primi, dove dominano i francesi , i cileni e australiani, compare anche una cantina cinese, la Yantai Changyu al sesto posto con 532 milioni di € di fatturato annuo. E’ un gruppo, questo, in velocissima ascesa che produce e vende interamente nel proprio Paese. Ma è proprio nella classifica delle esportazioni che i valori fra le cantine più grandi del mondo tendono a livellarsi.
Infatti fra la prima in classifica, la cilena Concha y Toro, con 77,4 milioni di business estero e la nostra Cantine Riunite –Giv sesta con 60,7 milioni di € la distanza non è così abissale come nella graduatoria dei fatturati. Insomma siamo più piccoli ma molto intraprendenti.
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini