Il vino in flaconi monodose e l’apparecchio per servirli

D-Vine Gravity

Il vino in flaconi monodose e l’apparecchio per servirli

Sembra una macchina da caffè ed invece è per il vino. Partendo da flaconcini monodose, ossigena e mette a temperatura il vino in pochi secondi

D-Vine Gravity

D-Vine Gravity

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Vino al bicchiere a casa. Questa la proposta di 10-Vins che, in 48 ore, ti recapita flaconcini da 10 cl con dentro famose denominazioni francesi e anche la macchinetta per servirli come al bar.
<<Concedetevi un buon bicchiere di vino scoprendo i nostri vignaioli con l’aiuto dell’enologo che è a vostra disposizione nella nostra degustazione on line>> c’è scritto nel sito 10-Vins di Nantes che propone 25 flaconi metallici di forma cilindrica –simili a quelli dei sigari- a prezzi che vanno da 2 fino a 13 €.

Il più caro è il Pinot Noir descritto come di <<grande complessità aromatica con note floreali e speziate …..

10-vins-convivialité-et-connaissance

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adatto per l’abbinamento con il foie gras>>. C’è anche un Chassagne Montrachet 1er Cru del 2011 da abbinare con il salmone, del Pomerol e del Saint Emilion 2007… vini che fanno sognare al consumatore semplice, l’assaggio di prestigiose denominazioni francesi a prezzi più che accessibili. Ora arriva il D-Vine  apparecchio che ossigena e mette alla giusta temperatura il vino del flacone in pochi secondi.
Quello che colpisce è l’ottima azione di marketing: il design dei flaconi e dei contenitori da tavolo, le immagini fotografiche usate per il sito e la comunicazione, l’attenzione alle perfette condizioni di servizio … tutto è bellissimo, elegante, aggiornato … riconduce a un consumatore giovane, trasgressivo, non troppo ricco, ma modaiolo e informale…. Ma i dubbi restano.

10-Vins

10-Vins

Mia figlia Violante ricorda contenitori metallici con tappo a vite pieni di Cognac in vendita nelle distillerie francesi, alcuni anni fa. Niente di scandaloso, con i distillati la cosa è fattibile, ma il vino è tutt’altra cosa. Il vino è delicato e vivo. Più piccolo è il suo contenitore maggiori sono le probabilità che si rovini soprattutto a causa degli sbalzi termici e non basta certo la macchina D-Vine a rimediare.

Eppure forse questo progetto avrà successo, perché risponde al bisogno di uno stile più friendly e pratico, nel consumo del vino. Un bisogno che è nell’aria e che, se non troverà risposte da parte delle cantine, finirà per spostare i consumi verso altre cose: cocktail e birre artigianali, per esempio.