Luca Brunelli un piccolo montalcinese diventato un gigante

IGIA Tavola rotonda All'Enoteca di Siena

Luca Brunelli un piccolo montalcinese diventato un gigante

Luca Brunelli presidente di AGIA ha portato i giovani imprenditori agricoli di tutte le regioni all’Enoteca Italiana per parlare di internazionalizzazione 

IGIA Tavola rotonda All'Enoteca di Siena

Roberto Scalacci, Alessandro Maurilli, Luca Brunelli

Finalmente un montalcinese ai vertici di un’associazione nazionale!
39 anni, un passato di studi di ingegneria meccanica e di sport con il tiro con l’arco, è stato presidente del Quartiere Ruga a Montalcino e ha un’azienda che porta il suo cognome e produce un ottimo Brunello.
Luca è presidente dell’associazione giovanile della CIA Confederazione Italiana Agricoltori, uno dei tre sindacati agricoli nazionali e in questa veste guida i giovani agricoltori in una sorta di crociata perché diventino protagonisti del rilancio dell’agricoltura e del Paese <<Noi giovani di Agia ci siamo con tutta la nostra energia, il nostro vigore, il nostro entusiasmo, per tenere alto il tricolore del Made in Italy>>. Un progetto ambizioso che passa attraverso l’internazionalizzazione e la creazioni di reti in grado di sopperire al nanismo delle imprese agricole italiane.
Ma come fare?

A Siena Luca ha organizzato un vero e proprio corso e poi una tavola rotonda che ha messo i responsabili dell’export

Luongo Ice, Semerari ISMEA, Brunelli AGIA,

AGIA convegno Enoteca Italiana Roberto Luongo ICE

davanti ai giovani imprenditori: Gianni Pittella Vice Presidente del Parlamento Europeo, Roberto Luongo direttore dell’ICE, Arturo Semerari Presidente di Ismea, Secondo Scanavino Vice Presidente Vicario CIA e qualche responsabile della Toscana, la regione che più e meglio di altre sa esportare le piccole e piccolissime produzioni agricole d’eccellenza: l’Assessore Gianni Salvadori, il Presidente dell’Enoteca Claudio Galletti e Vasco Galgani Presidente di Unioncamere.
Durante la tavola rotonda moderata da Alessandro Maurilli, i giovani hanno mandato messaggi di grande preoccupazione che dal Sud diventavano quasi gridi di disperazione. Parole a cui i rappresentati istituzionali hanno dato risposte molto parziali e già sentite. Quante volte negli ultimi 10 anni gli enti pubblici hanno detto che gli strumenti ci sono ma le imprese non sanno usarli mentre le imprese replicavano chiedendo altro: velocità, efficacia, minori costi e minore burocrazia. Eppure, come ha detto Roberto Scalacci – l’uomo della CIA a Bruxelles- siamo in prossimità di un boom di domanda di prodotti alimentari nel mondo: latte in India, zucchero in Russia, carne in Cina ….

In una simile situazione la sola cosa da fare è quella scelta da Luca Brunelli, insegnare le tecniche corrette di internazionalizzazione ai giovani più talentuosi perché diano l’esempio a tutti gli altri e spronare le istituzioni a confrontarsi col mondo produttivo sperando che <<l’agricoltura, e specialmente l’agricoltura giovane, si proponga come soluzione alla crisi del Paese>>.

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini