Metteresti il ghiaccio nel vino? In USA lo fanno

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Metteresti il ghiaccio nel vino? In USA lo fanno

In USA 4 consumatori su 10 mettono il ghiaccio nel vino o riempiono i bicchieri fino all’orlo e un quarto ingurgita come fosse acqua. Dimmi che tu non lo fai

 

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di Donatella Cinelli Colombini

Lo studio ha riguardato 2.000 statunitensi e ha rivelato come il numero e la varietà dei comportamenti scorretti fosse altissimo. La OnePoll che ha effettuato il sondaggio per conto di Woodbridge Wines, ha tentato di mettere sull’avviso gli intervistati con una domanda sibillina: <<sei consapevole che esistono modi giusti e sbagliati di bere vino?>>. Il 67% aveva risposto <<SI>> ma nonostante questo la maggior parte fa cose quasi incredibili.

 

PRINCIPALI ERRORI DEI CONSUMATORI USA DI VINO

L’elenco degli orrori è lungo:
– quasi la metà ha ammesso di bere vino bianco a temperatura ambiente
– 4 su 10 riempie i bicchieri fino all’orlo
– il 19% abbina il vino a cibi non tradizionali (eufemismo per dire a cose in evidente contrasto)
– un quarto degli intervistati ammette di ingurgitare vino rapidamente come l’acqua

Di fronte a questi comportamenti, il 43% che mette i cubetti di ghiaccio nel bicchiere del vino non fa più tanto inorridire. I consumatori americani danno più importanza al luogo in cui bevono vino (52%) rispetto al contenitore in cui lo bevono (42%). Insomma tracannarlo dalla lattina appare del tutto normale.

Nemmeno la qualità e il prezzo sembra contare molto (43%).
Infatti alla domanda <<bere il vino secondo tutte le regole aumenta il piacere dell’esperienza?>> c’è stato un coro di <<no>> e solo il 22% ha ammesso che il risultato era molto migliore.

 

LE CANTINE  DEVONO CHIEDERE DI BERE IN MODO CORRETTO RISPETTANDO IL VINO E LORO STESSI

In un clima del genere, la Woodbridge Wines ha dichiarato a TheDrinksBusiness di voler incoraggiare i clienti <<a giocare secondo le proprie regole e lasciarsi alle spalle qualsiasi giudizio>> seguendo il motto <<goditi il vino a modo tuo, come, dove e quando vuoi>>.

Francamente non sono d’accordo. Noi produttori abbiamo il dovere di educare al consumo moderato e corretto del vino. Si tratta di una bevanda alcolica e quindi va consumata nel modo corretto, altrimenti invece di creare “art de vivre” accrescendo il piacere e la socialità, porta i nostri clienti a stare male.