
Muore Gerard Basset e esplode la Pizzeria Sorbillo
Giorno nero per chi ama i grandi vini e la grande gastronomia: muore Gerard Basset, Master of Wine e Master Sommelier, la pizzeria Sorbillo distrutta da una bomba

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Di Donatella Cinelli Colombini
Ci sono persone e luoghi che sono autentici simboli. La Pizzeria di Gino Sorbillo a Napoli, in Via Dei Tribunali, è l’emblema della rinascita del cibo italiano più famoso e amato. Gerard Basset miglior sommelier del mondo.
PIZZA DA CIBO POVERO A PATRIMONIO DELL’ UMANITA’
Pizza: una rinascita che parte da un piatto povero troppo spesso maltrattato e banalizzato da esecuzioni volgari, passa attraverso il ritorno al lievito madre, la scelta delle farine, i pomodori appena colti, l’olio extravergine …, la manualità di chi fa danzare la pasta con le mani ed ecco che l’arte dei Pizzajuoli napoletani diventa patrimonio dell’Umanità Unesco. Un successo, quello dei maestri pizzaioli, che ha avuto in Gino Sorbillo un simbolo e un portabandiera. Ma anche l’affermarsi di una Napoli che vince partendo dal basso, dai suoi valori di manualità, tradizione, naturalezza, identità e benessere che nasce dal cibo. Valori che avevano riunito intorno alla candidatura Unesco un movimento di opinione, mai visto prima, con 600 ambassador e 2 milioni di firme in tutto il mondo sulla petizione #pizzaUnesco.
PIZZERIA DI GINO SORBILLO DISTRUTTA DA UNA BOMBA

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Per questo, vedere la pizzeria Sorbillo distrutta da una bomba , con evidente scopo intimidatorio, è un dispiacere enorme. Nessun ferito, per fortuna, ma il locale distrutto. Sorbillo ha una catena di pizzerie in Italia e all’estero, ma quella di via dei Tribunali a Napoli è la sede storica dell’azienda. Su Facebook il titolare appare fotografato con un cartello e la scritta <<chiuso per bomba>> e sotto <<riapriremo presto>>. Cinque anni fa un incendio, ora una bomba, ma lui non si arrende << colpire un simbolo della rinascita napoletana è un attacco a tutti. Non perdo la speranza. Subito si ricomincia. Qua c’è la camorra, ma in ogni posto del mondo c’è la mafia. Non mi voglio piangere addosso. Bisogna ricominciare>> ha scritto con grande forza d’animo << Sono stato nell’Arma dei Carabinieri ed ho scelto di fare il Pizzaiolo: amo troppo la mia città e la amerò sempre. Porto e porterò sempre Napoli nel cuore>>.
MUORE GERARD BASSET MASTER OF WINE E MASTER SOMMELIER
Insieme a questa brutta notizia ne arriva un’altra in quello che sembra il mercoledì nero dell’enogastronomia. Muore Gerard Basset, il più celebre e ammirato sommelier al mondo. <<At the time of his death, he was the only person in the world to hold the combined titles of Master of Wine, Master Sommelier, Wine MBA, OIV MSc in Wine Management and World’s Best Sommelier>> Al momento della sua morte egli era l’unico al mondo a possedere contemporaneamente tutti i più prestigiosi titoli che un esperto del vino può avere, come il titolo di miglior sommelier del mondo, vinto nel 2010.
Un uomo straordinario per competenza e capacità che, ha dato tanto alla diffusione della cultura del vino, e lascia dietro di sé il mondo della sommellerie in lacrime.
Recentemente aveva ricevuto il Premio Internazionale per la civiltà del vino della Fondazione Masi. In quella occasione aveva dichiarato a WineNews <<Per il vino l’Italia è un Paese fondamentale, soprattutto perché vanta una miriade di stili diversi, che arricchiscono l’offerta, e poi in Italia di fatto ci sono molti nomi iconici del vino, e questo contribuisce a creare quella diversità che è la caratteristica più importante della produzione del Belpaese>>.
Vogliamo ricordarlo così, sul palcoscenico circondato dall’ammirazione e dall’affetto. Addio Gerard, grazie.