NUOVO TURISTA DIFENSORE DEI TERRITORI

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NUOVO TURISTA DIFENSORE DEI TERRITORI

Prima le destinazioni turistiche venivano trasformate sulle esigenze dei viaggiatori ora i turisti vogliono contribuire a preservarle come sono

 

Di Donatella Cinelli Colombini

 

crostini-neri-senesi-fattoria-del-Colle-nuovi-turisti-difensori-dei-territori-e-delle-biodiversità

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Il covid ha cambiato i desideri dei turisti ma internet ha cambiato il rapporto fra ciò che sta nel display e quello che vale il viaggio.

 

COME IL COVID HA CAMBIATO I TURISTI

Il covid ci ha dato la paura dei contagi, di stare, toccare e respirare con altre persone. La popolazione del mondo è più povera e più spaventata. Risparmia, cerca sicurezze sanitarie, sente il bisogno di spazi aperti e di natura oltre il piacere ma quasi come una necessità fisica.
Pian piano passerà. Il miglioramento di vaccini e terapie, la ripresa economica ci ridaranno fiducia.

COME INTERNET HA CAMBIATO I TURISTI

treno natura-nuovi-turisti-difensori-delle-identità-lovali

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Quello che invece rimarrà e anzi crescerà sarà la presenza della tecnologia e soprattutto delle finestre virtuali sul mondo che passano da internet. E sono queste che influiscono in modo più radicale sul comportamento dei turisti. Non solo per scegliere le destinazioni, prenotare e poi mantenersi in contatto con i residenti…. Il primo innesco di questo cambiamento sta nella possibilità di vedere, ora per ora cosa succede in ogni angolo del mondo, crea una familiarità con contesti lontani ma contemporaneamente accelera la loro trasformazione in set cinematografici.
Da sempre chi riceve i turisti tende ad adattarsi alle loro attese cioè di diventare simile agli stereotipi e i desiderata presenti nella mente di chi viaggia. Dopo l’avvento di internet, il processo si è radicalizzato perché chi offre una destinazione a chi cerca un viaggio online, attua un processo che chiamerei “sono come tu mi vuoi”.

 

Siena -Toscana Lovers - artigianato-artistico-ispirato-al-medioevo

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COME INTERNET ACCELERA LA FALSIFICAZIONE DELLE DESTINAZIONI TURISTICHE

Un processo che non riqualifica l’esistente ma lo falsifica, mostrando una realtà sorridente, colorata, accattivante, con un effetto cartolina che fa ricevere più like…… Una metamorfosi che, tuttavia, in questa fase post lockdown, subisce il rigetto di chi ha passato troppe ore davanti allo schermo. Una reazione che, alla lunga, potrebbe confinare la realtà virtuale nello schermo mentre durante il viaggio la ricerca del vero potrebbe diventare il drive più forte. E i sintomi di questa reazione sono già evidenti. Mi raccontano i ristoratori che i clienti preferiscono sentire il menù a voce dal cameriere piuttosto che scaricarlo dal QrCode oppure leggerlo sul tablet.

 

IDENTIKIT DEL TURISTA 2021

Parto da un articolo di Mariapia Gandossi su Italia a tavola, intitolato <<L’identikit del turista di domani: green, eclettico, amante del “free from”>> che mette al centro l’enogastronomia perché la voglia di <<conoscere, emozionarsi, vivere ed innamorarsi di luoghi, cultura e, naturalmente, delle tradizioni culinarie>> sta aumentando e aspetta una risposta vera, diversa e capace di preservare le eredità del passato.
Questa è la grande rivoluzione rispetto al passato: fin ora chi offriva turismo metteva l’ospite al centro del suo progetto e cercava di adattare la sua offerta alle esigenze di chi arrivava.

 

I TURISTI DIVENTANO DIFENSORI DEL TERRITORIO E DELLE SUE TRADIZIONI

volo-in-mongolfiera-turisti-nuovi-difensori-del-territorio

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Oggi bisogna fare il contrario mettere il territorio, con le sue specificità, al centro del progetto chiedendo al viaggiatore di rispettarlo, collaborare alla sua preservazione e capire l’identità locale attraverso l’accettazione delle diversità.
La diversità non è quindi più un ostacolo allo sviluppo turistico ma un’opportunità su cui costruire sviluppo turistico chiedendo al visitatore di diventare residente affettivo che ama quella civiltà e contribuisce a salvaguardarla.
La cosa bella è che la propensione a questo atteggiamento è in enorme espansione.
E’ a questo punto che il contributo di Mariapia Gandossi diventa importante: come rispondere ai bisogni del turista senza perdere l’identità?

 

I MUST DEL TURISMO 2021: ESPERIENZA PARTECIPATA

Il primo punto è l’esperienza partecipata. Basta con le visite tutte uguali che fanno sembrare le cantine quasi identiche anche quando hanno storie diverse. E’ il momento di rifiutare i non luoghi puntare su materiali, artigiani e stili del posto ma soprattutto far entrare i visitatori nella propria storia.

 

LA GASTRONOMIA “SENZA” GLUTINE, SALE, CARNE…

Poi il “free from” cioè il “senza glutine, senza sale, senza carne, senza alimenti animali” …. Il numero delle intolleranze, allergie e convinzioni etiche crea un autentico labirinto di divieti da applicare alla gastronomia del luogo. Non è semplicissimo ma ce la possiamo fare soprattutto tornando ai piatti poveri!

 

SOSTENIBILITA’, CONNETTIVITA’ DIGITALE

La sostenibilità, qui possiamo essere molto forti. Basta volerlo!
La digitalizzazione, qui siamo deboli specialmente in campagna, speriamo che i Ministri Patuanelli e Garavaglia si impegnino a fondo per farci connettività.

Alla fine vini e vini tipici sono un attrattore turistico formidabile <<investire su questo tipo di turismo potrebbe fungere da leva per la ripartenza del mercato domestico, poiché rappresenta uno dei più grandi punti di forza del nostro Paese. L’enogastronomia lega in maniera indissolubile il consumatore al territorio e rende un viaggio indimenticabile>> e come darle torto?