Con Pasquale Forte e i vini dei luoghi
Con Pasquale Forte e grandi produttori di Borgogna, Montalcino e Barolo a Castiglion d’Orcia per parlare di “Vini dei Luoghi – Gusto del Luogo”
Di Donatella Cinelli Colombini
Arrivo a Castiglion d’Orcia invitata da Pasquale Forte, un nuovo produttore con un profilo straordinario. Originario della Calabria è cresciuto in Lombardia ed ha creato, dal niente, con il suo genio nell’elettronica, un impero industriale da quasi un miliardo di Euro di fatturato annuo. Nel suo settore è un leader mondiale. Piccolo, dinamico, con una chioma bianca e ricciuta, parla sottovoce ma dice parole decise. Vive a Castiglion d’Orcia con la moglie e i suoi figli più piccoli mentre quelli di maggiore età lavorano nelle aziende di famiglia in Italia, Turchia, Cina. In Toscana, in un angolo intatto della Valdorcia, ha creato un’azienda in perfetto equilibrio ambientale, il Podere Forte. Le vigne sono il suo maggiore orgoglio <<io voglio produrre il vino migliore del mondo>> ha detto ai produttori del Brunello al gran completo durante la cerimonia di
conferimento della cittadinanza onoraria di Montalcino a James Suckling. I miei colleghi lo hanno guardato sorridendo, pensando << noi siamo tanti e forti, tu sei solo e sei appena arrivato>> ma lui ci sta provando veramente e si è circondato di tecnologie avanzatissime e dei maggiori esperti come Attilio Scienza, Claude e Lydia Bourguignon, i menestrelli della viticultura biodinamica che lavorano anche a Romanée Conti e hanno introdotto Pasquale Forte nelle giornate Henry Jayer “patriarca del pinot nero”.
LE GIORNATE DI GIULIO GAMBELLI A CASTGLION D’ORCIA
Le “giornate Henry Jayer” sono incontri organizzati da Jacky Rigaux, a cui partecipano produttori borgognoni e di altre parti del mondo, raccontando le loro esperienze e facendo assaggiare il loro vino. Pasquale Forte ha deciso di organizzarne alcuni in Toscana dedicandoli al “patriarca del Sangiovese” Giulio Gambelli defunto nel 2012.
Di lui Carlo Macchi traccia un profilo commosso che arriva al cuore di tutti.
Ecco che fra il 12 e il 14 aprile, a Castiglion d’Orcia, avviene il primo incontro sul tema “Vini dei Luoghi – Gusto del Luogo”. Insieme a Pasquale Forte c’erano Bernard Hervet, tra i più affermati consulenti di Francia, Jean Pierre Giraud, della Tonnellerie Taransaud, Thibault Liger-Belair del Domaine Thibault Liger-Belair, Bruno Clavelier del Domaine Bruno Clavelier, Cyprien Arlaud dell’omonimo Domaine, Martin Prieur del Domaine Jacques Prieur e Bernard Bouvier anche lui della cantina che porta il suo nome. Molti produttori dalla Toscana e dal Piemonte: Martino Manetti di Montevertine e Tommasso Marrocchesi di Bibbiano dal Chianti Classico, l’amica Elisabetta Fagiuoli di Montenidoli, un bel gruppo di colleghi brunellisti Giovanni Neri di Casanova di Neri, Andrea Costanti
di Costanti, Lionel Cusin di Cupano, Giampiero Pazzaglia di Poggio di Sotto e Stella Viola di Campalto dell’Azienda Agricola San Giuseppe. Dal territorio del Barolo c’erano Alessandro Ceretto e Roberto Voerzio.
Tanti assaggi strepitosi, il ricordo accorato del compianto Giulio Gambelli, l’impressionante legame dei produttori francesi con la terra vitata … e intorno il paesaggio mozzafiato della Valdorcia con quella sorprendente armonia fra storia, natura e uomini che questa terra silenziosa esprime in modo incomparabile.
Vi domanderete <<ma tu, Donatella, cosa facevi in mezzo a tutti questi mostri sacri del vino? >> io ho raccontato di Cenerentola e di una fiaba diventata vino. La storia della sfida di una piccola vignaiola che ha scelto un vitigno autoctono Foglia tonda, abbandonato da oltre un secolo, per affascinare il principe azzurro e di un vino che ora ha una corona sull’etichetta e un vestito tutto di luce.