Salerno, il Master in Wine business migliore d’Italia
Una classe “vispa” che segue, interagisce e rimane in aula fino a un quarto alle 8 il Venerdì Santo. Ma siamo in Italia non a Harvard
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Contrariamente a quanto molti pensano il livello di una lezione dipende più dagli studenti che dai docenti. Infatti gli occhi assenti di chi non ha capito costringono sempre il docente a rallentare e semplificare l’argomento immiserendo la lezione. È quando l’aula fa domande, commenta e contesta, che una lezione di master diventa una super lezione. E quella del Master in Wine Business dell’Università di Salerno é davvero un’ala super. Bravo il direttore Giuseppe Festa perché la sua proposta formativa ha convinto, ma soprattutto bravi gli ultra volenterosi corsisti che sono rimasti fino a un quarto alle otto prima del maggiore ponte festivo della primavera, quello di Pasqua. Come dire un “Venerdì Santo di passione” nel senso più letterale con io che li incalzavo e li riempivo di dati sul turismo del vino e infine li tramortisco con l’assaggio, a stomaco vuoto, di Cenerentola DOC Orcia, Brunello e Brunello Riserva. Però che bello insegnare così!
Finale in bellezza sulla costiera con cena all’Acquapazza a Cetara. Una baia di pescatori dove le montagne si
precipitano in mare e la colatura di alici raggiunge la dignitá dell’alta cucina. Cena strepitosa. Persino i piatti vuoti dipinti con lo stile della vicina Vietri trasmettono la poesia e la grandezza di questa terra meravigliosa.