Sorpresa! Ecco a voi il vino canadese
Pinot Noir, Chardonnay, Riesling … grazie al cambiamento climatico, vicino alle cascate del Niagara cresce in numero e qualità, la viticultura canadese
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Chi pensa che il Canada sia troppo freddo per produrre vino sbaglia, il vino c’è e fra qualche anno potrebbe insidiare la Borgogna.
Al ristorante “Splendido” di Torono, complici i piatti stratosferici del giovane chef Victor Barry, io e Luca Mittica, responsabile commerciale dell’America per i miei vini, rimaniamo affascinati da un Pinot Noir e uno Chardonnay canadesi. Il primo elegantissimo anche se leggermente corto, il secondo molto legnoso ma entrambi fatti con grande maestria.
Due giorni prima a Montreal , nel ristorante KGP, la comparazione fra vini canadesi e
francesi con le stesse uve, aveva privilegiato i primi.
E ora andiamo in cantina! La zona si chiama Beamsville Bench e da una cinquantina d’anni ci sono i vigneti. Il volano termico creato dal lago Ontario abbassa la temperatura d’estate e l’innalza d’inverno, il suolo è ricco di pietre calcaree che conferiscono una particolare mineralità ai vini.
La cantina si chiama Hidden Bench e il proprietario, Herald Thiel, è un ex informatico innamorato del vino. Io e Luca Mittica ci andiamo con il nostro importatore in Ontario Bernard Stramwasser “Le Sommelier“. Hidden Bench produce 90.000 bottiglie all’anno di cui la metà Pinot Noir. Il prezzo medio supera i 20€ a bottiglia anche perché il 70% è venduto direttamente ai visitatori. La cantina è piccola ma con un’ottima attrezzatura enologica e una super tecnologia.
Herald controlla la temperatura di fermentazione sul telefonino e, con lo stesso sistema, è in grado di intervenire sul raffreddamento dei tini. La cantina è pulita e ordinata come una sala operatoria ed ha un laboratorio d’analisi super attrezzato. Unico elemento trasgressivo è il cane che è entrato talmente nella personalità del padrone da vorrebbe persino assaggiare. I vini sono 11, tutti buoni e qualcuno strepitoso.
Se in cinquant’anni le cantine della Nuova Zelanda hanno conquistato le posizioni di vertice per i vini bianchi credo proprio che i canadesi potrebbero fare altrettanto con il Pinot Noir. Molti produttori francesi stanno comprando
terreni intorno a Hidden Bench e anche questo è un buon segnale! Teniamoli d’occhio diventeranno famosi.
Ma non c’è solo questo, il vino canadese ha alle spalle ristoranti di altissimo profilo a Toronto e in altre parti dello Stato dell’Ontario. C’è poi l’associazione dei Master Sommelier con grandissimi esperti come John Szabo e Bruce Wallner insomma qui c’è chi il vino lo sa produrre, lo sa vendere e lo sa apprezzare.