
Terlano una cooperativa che imbottiglia l’eternità
143 produttori, 165 ettari di vigneto, 1.2milioni di bottiglie, la splendida realtà altoatesina di Terlano dal 1893 fa dell’eccellenza un marchio distintivo
Visto per voi da Ignazio Anglani per Donatella Cinelli Colombini
Solo con tanta costanza e metodicità è possibile far esprimere i vini in modo così ampio e multi sfaccettato come avviene a Terlano.
Questa azienda ha uno straordinario archivio di 20.000 bottiglie dal 1955 ad oggi (più qualche bottiglia precedente fra cui una del 1893 anno di fondazione), bottiglie che dimostrano quanto la longevità di questi vini sia immensa. L’inizio di questo archivio si fa risalire al cantiniere Sebastian Stocker, che iniziò a nascondere le bottiglie per provare la loro longevità, ma a questo mitico personaggio si deve anche il così detto “metodo Stocker”, che consiste nel far invecchiare i vini un anno in legno e poi travasarli insieme alle fecce fini in contenitori d’acciaio dove rimangono da 10 a 30 anni prima di essere imbottigliati. Da questa sperimentazione nascono le “Rarità” un mondo affascinante. Durante l’ultimo Vinitaly ho assaggiato il 2002 a base Pinot Bianco straordinario per complessità ed ampiezza e soprattutto per la freschezza inaspettata per un vino di 12 anni.
Prima di arrivare alla “rarità” abbiamo assaggiato una serie impressionante di vini grazie all’amica Judith. Avreste dovuto vederla, incredibile! Parlava con me in italiano, con altre due persone in tedesco e con un gruppo in inglese e senza trascurare nessuno di noi, non voglio immaginare la sua stanchezza alla fine di ogni giornata del Vinitaly!
Eccoci dunque all’assaggio con due possibili versioni:
1 versione lunga:
dalla serie dei Vigneti:
Terlaner 2013 e 2011 il classico uvaggio di Terlano, Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon Blanc . Il 2013 di una freschezza esuberante, con tutta la complessità dei vini aziendali. Il 2011 ancora più ampio grazie ad una lunghissima freschezza.
Winkl 2013 Sauvignon con una mineralità spintissima.
Kreuth 2012 il loro Chardonnay, gran vino e lo sarà ancora di più quando avrà integrato le note del legno ancora evidenti.
Vorberg 2011 e 2009, Pinot Bianco, un cavallo di razza, che altro si vuol dire? Un vino sempre magnifico!
Dalla serie le Selezioni:
Il Sauvignon Quarz 2012, la complessità sale di molto grazie al passaggio in legno e ad una sosta più lunga sulle fecce fini.
Nova Domus 2010 stesso uvaggio Terlano, di cui abbiamo parlato prima, di enorme complessità, vino da lasciare in cantina per anni ed anni.
2° versione breve:
Dalla serie dei Vigneti:
Terlaner 2013 e 2011 il classico uvaggio di Terlano, Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon Blanc . Il Sauvignon Winkl 2013, lo chardonnay Kreuth 2012 e Vorberg 2011 e 2009 il Pinot Bianco.
Dalla serie le Selezioni:
Sauvignon Quarz 2012 e Nova Domus 2010 stesso uvaggio di Terlano.
Ma l’assaggio più emozionante è questo: Terlaner I – Grande Cuvèe- Essenza di Terlano è un vino ottenuto dall’ assemblaggio delle migliori uve dei vigneti Winkl, Vorberg e Kreuth rispettivamente Sauvignon, Pinot Bianco e Chardonnay. E’ frutto della vendemmia 2011 e in parte delle annate 2010 e 2009. E’ straordinario, ampio, fresco, potente, piacevole, un vino che non ti stancheresti mai di bere… forse l’unico motivo per non berne troppo è il prezzo, ma questa è una storia diversa!