TRENTODOC E NON SOLO FERRARI

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TRENTODOC E NON SOLO FERRARI

TRENTODOC FESTIVAL E TRENTODOC IN CANTINA PER FESTEGGIARE LE BOLLICINE TRENTINE E CREARE UNA SQUADRA INTORNO A FERRARI VINCITORE DEL MONDIALE DEGLI SPARKLING

 

Festival Trentodoc 2023

Festival Trentodoc 2023

di Donatella Cinelli Colombini #winedestination 

Qualche anno fa avevo riflettuto su come la Franciacorta fosse una denominazione plurale e il Trentodoc fosse invece singolare. Il primo un coro con più voci soliste. Il secondo è una Maria Callas, un Pavarotti. Intendiamoci i Lunelli della Ferrari di Trento sono, da sempre, fra i produttori più seri, capaci, corretti, collaborativi, generosi … che abbiamo in Italia. Sono un esempio di imprenditorialità, talento e dedizione al territorio che difficilmente è possibile superare. Ma svettano così in alto da correre da soli e questo non ha creato un effetto trascinamento per la denominazione anzi l’ha messa in ombra. Non solo la qualità dei vini e la dimensione aziendale, ma anche i momenti di visibilità mondiale cambiano il sentiment dei consumatori: le magnum Ferrari sul podio della Formula 1 e agli Emmi Awards con le star di Hollywood…

FERRARI TRENTO UNA STELLA CHE DIVENTA COMETA CREANDO LA SCIA

Chi compra una bottiglia Ferrari, non si preoccupa che ci sia scritto Trentodoc. E questo benchè Ferrari tiri la corsa a tutta la squadra. Basti pensare al risultato del “mondiale degli spumanti” cioè la competizione “The Champagne & Sparkling Wine World Championships”, dove il Trentodoc ha ottenuto 26 medaglie d’oro su 74 totali e la Ferrari è risultata “Sparkling Wine Producer of the Year”, con un bottino di 9 medaglie d’oro e 3 d’argento che nessun’altra cantina del mondo è riuscita a ottenere. Ferrari vince questo prestigiosissimo titolo per la terza volta di seguito segno di una maturità produttiva e qualitativa che gli permette di rivaleggiare con le grandi maison di Champagne.
Ma Trentodoc è una denominazione sempre più forte, la prima per le bollicine italiane e ora prova a creare la squadra con al centro il bomber Ferrari Trento.

TRENTODOC UNA DENOMINAZIONE DA 13 MILIONI DI BOTTIGLIE E 180 MILIONI DI EURO

I dati 2022 sono molto buoni: 13 milioni di bottiglie per un fatturato totale di 180 milioni di Euro in crescita del 7% rispetto all’anno precedente grazie al maggior interesse verso i millesimati e alla crescita sui mercati esteri.
Ed ecco che la creazione della squadra viene celebrata da due eventi collettivi: il “Trentodoc Festival” a Trento e “Trentodoc in Cantina” a fine settembre in 74 Comuni e nelle valli: Valle dell’Adige, in Val di Cembra, in Vallagarina, nella Valle del Sarca, in Valsugana e nelle Valli Giudicarie.

TRENTODOC FESTIVA E TRENTODOC IN CANTINA

Il Trentodoc nasce in 67 case spumantistiche riunite nell’Istituto Trento Doc, guidato da Enrico Zanoni. L’Istituto è l’artefice del Festival giunto quest’anno alla seconda edizione. Trentodoc in cantine è un evento diffuso con 70 appuntamenti molto diversificati: dalla merenda preparata dagli allievi della Fondazione Edmund Mach, alla cena dello chef Alessandro Gilmozzi del ristorante stellato Michelin El Molin di Cavalese fino al trekking tra i vigneti della Valle di Cembra.
Il Trentodoc Festival è invece concentrato nel capoluogo con convegni e eventi che coinvolgono esperti e grandi personaggi come il neo Master of Wine italiano Andrea Lonardi, Federico Veronesi general manager Signorvino, e Alessandro Nigro, “Miglior Sommelier d’Italia-Premio Trentodoc” 2022. Cosa abbastanza inconsueta nel mondo del vino, ma sicuramente utile a dare spessore internazionale al festival, ci saranno anche produttori di altre zone come i miei amici Angelina Velenosi, Josè Rallo e Federico Grom. E poi tanti chef stellati e tanti volti noti dello spettacolo dall’attore Giorgio Pasotti, alla Gialappa’s Band, dalla comica Caterina Guzzanti, allo youtuber Frank Matano, e al cantante Diodato.
Ecco che Trentodoc diventa una denominazione plurale, una squadra che vince anche perché ha un fortissimo capocannoniere che sa fare gruppo.