TURISMO DELLA BIRRA

Turismo della birra

TURISMO DELLA BIRRA

Il turismo della birra riguarda la visita dei birrifici artigianali, gli eventi dedicati alla birra ed esperienze, come diventare mastro birraio per un giorno

 

birrificio artigianale turismo del vino

birrificio artigianale turismo del vino

Di Donatella Cinelli Colombini

In occasione del Beer&Food Attraction di Rimini, Roberta Garibaldi ha anticipato alcuni contenuti del Rapporto 2023 sul Turismo Enogastronomico Italiano.

 

CHI SONO E QUANTI SONO I TURISTI DELLA BIRRA

Un quinto degli italiani in vacanza ha visitato un birrificio artigianale oppure ha partecipato a un evento legato alla bionda negli ultimi tre anni.
L’interesse a visitare le craft brewery è più forte negli uomini che nelle donne ed è pressoché stabile fra i 18 e i 54 anni di età.
L’esperienza che attrae maggiormente è quella di gustare la birra artigianale con un cibo della stessa zona. La pairing experience è nei desideri del 65% dei turisti della birra e mi spinge a pensare a gnocco fritto, formaggi freschi e salumi, risotti…tutto ma non la pizza che è il più diffuso abbinamento con la bionda, ma non certo il migliore.

 

CRAFT BREWERY PER IMPARARE E COMPRARE

Molto richiesto dai turisti anche lo shopping di birra artigianale presso il luogo di produzione (66% del campione maschile e il 63% di quello femminile), circostanza questa che richiede la produzione di birre di diverse tipologie, l’allestimento di un punto vendita e di packaging adatti ai regali e al traporto. Fra queste necessità la prima appare la più complicata vista la scarsa conservabilità delle birre artigianali.
Lo shopping dei visitatori continua anche online se i birrifici censiscono i visitatori/clienti e mandano loro delle proposte periodiche.
Come tutti i turisti anche quelli della birra sperano di vivere momenti emotivamente coinvolgenti. Nella birra questo coinvolgimento è corroborato dalla speranza di imparare per poi creare un piccolo laboratorio domestico sulle orme di quei mastri birrai che raccontano di <<aver cominciato nel garage della nonna ….>> per trasformarsi poi in brewers grandi e di successo. Ovviamente diventare “mastro birraio” per un giorno non basta per imparare tutti i segreti di un mestiere antico e complesso, ma certamente ha un grande fascino e il 56% degli intervistati da Roberta Garibaldi desidera fare questa esperienza. Purtroppo senza una normativa e specifiche autorizzazioni un’attività di questo tipo mi sembra poco attuabile. Più realizzabile, all’interno delle attività didattiche previste dalle leggi sull’agriturismo, il corso di “foreging” all’aria aperta tra luppoleti e campi d’orzo <<per imparare a raccogliere piante e frutti selvatici che vengono poi utilizzati come ingredienti aggiuntivi per la produzione delle birre 100% local>>, come spiega Roberta Garibaldi.

 

DAL TURISMO FAI DA TE AI BREWERIE TOURS

A fianco del turismo della birra spontaneo di viaggiatori “fai da te” si stanno aprendo opportunità per i tour operators con la creazione di viaggi (richiesti dal 56% degli intervistati) che comprendono birrifici artigianali oppure sono dedicati specificamente alle craft brewery. Ovviamente l’Italia non ha la stessa reputazione di Belgio, Germania, Irlanda …. Ma nel turismo essere “nuovi” è sempre un vantaggio e le birre artigianali italiane stanno ottenendo un crescente successo anche fra gli esperti più esigenti.