Vino in Australia più donne e più vitigni italiani

Vino-in-Australia-Corrina-Wright

Vino in Australia più donne e più vitigni italiani

Women’s Wine Awards per la prima volta a Londra con 60 donne e un nuovo messaggio: per il vino in Australia le donne sono un’opportunità 

Di Donatella Cinelli Colombini, Casato Prime Donne, Montalcino

Vino-in-Australia-Corrina-Wright

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Il premio  apre la serie di articoli di The Wine Business sule donne del vino australiane. Prima le produttrici e poi le enologhe da tenere d’occhio portano nel settore enologico della terra dei canguri un vento di innovazione, rispetto per la natura e interesse per i vitigni italiani.

Il Women’s Wine Awards che si è tenuto per la prima volta all’estero, a Londra, il 26 settembre scorso, mette una pietra miliare nel percorso delle donne nel mondo del vino. Brian Walch chairman dell’enologia australiana ha infatti pronunciato una frase storica <<the industry was “losing talent” as many woman studying viticulture and wine production did not stay in the industry.>> il nostro settore sta “perdendo talenti” perchè molte donne, dopo aver studiato viticultura e enologia non entrano nella produzione. Per la prima volta, in forma ufficiale, viene riconosciuto il potenziale femminile nel mondo del vino. EVVIVA!
La circostanza è confermata dalla presidente dell’associazione Women in Wine Jane Thompson, che organizza il premio e che ha portato a Londra 60 rappresentanti femminili del vino australiano. Le donne sono circa la metà degli studenti universitari ma poi calano fino al 10% nelle cantine anche se il loro talento le ha messe così in vista da farle apparire molto più del loro numero.

Lisa McGuigan-Vino-in-Austalia

Lisa McGuigan-Vino-in-Austalia

La prima serie di 10 donne pubblicate da The Drinks Business riguarda titolari di cantine da loro stesse fondate da sole o con i mariti. Sono personaggi formidabili e per molte di loro i vitigni italiani hanno fornito l’ispirazione e strumenti di successo. Io scrivo qui sono poche note e vi invito a leggere il testo originale pieno di notizie.
1. Samantha Connew è arrivata per studiare letteratura inglese in Nuova Zelanda e poi ha cominciato a lavorare part time in un wine bar. Li si è innamorata del vino e ha iniziato un viaggio nelle cantine: Oregon, Italia, Spagna e infine Australia dove da raggiunto premi e eccellenza qualitativa2. Lisa McGuigan l’anima ribelle della dinastia McGuigan della Hunter Valley. Iniziando nel 1999 nel suo garage ha creato una cantina da 150.000 bottiglie dove è particolarmente innovativa e eclettica
3. Natasha Mooney ha lanciato i suoi vini La Bise dalle colline di Adelaide. E’ un amante del Sangiovese

Jen-Pfeiffer-Vino-in-Australia

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4. Caroline Mooney (nessuna relazione con Natasha) figlia di agricoltori della Yarra Valley. Dopo ave lavorato in cantine altrui, nel 2008 ha fondato Bird on a Wire nella sua valle.
5. Suzanne Little ha iniziato con il vino a 17 anni per poi dedicarsi alla finanza e quindi tornare in cantina nella Hunter Valley come dipendente e poi creando la sua cantina con il marito anche lui enologo
6. Tennille Chalmers dopo aver lavorato nella ristorazione ha ripreso la tradizione di famiglia nel vino -Chalmers Wines, a Heathcote- puntando sui vitigni italiani: Vermentino, Fiano, Nero d’Avola e Aglianico. Nel 2014 insieme a Aranna Occhipinti ha iniziato un progetto proprio su quelli
7. Stephanie Dutton faceva la sommelier quando una bottiglia di Barolo la convinse a diventare enologa, dopo gli studi ha lavorato da Penfolds e ora punta a creare vini destinati al lungo invecchiamento
8. Kate Goodman enologa pluripremiata si è messa in proprio nel 2014 affittando una cantina. Chardonnay fresco, Pinot Noir e Cabernet Sauvignon dalla valle di Yarra Negroamaro e Vermentino che è il suo vino di punta
9. Amber Ochota be suo marito Taras sono una coppia alternativa che vive in camper e produce 500 bottiglie l’anno da un piccolissimo vigneto
10. Bernice Ong e suo marito Julian Forwood sono una delle coppie più formidabili del vino australiano con il brand Ministry of Clouds
Ed ecco le enologhe professioniste australiane che lavorano in diretta competizione con i colleghi maschi. Anche per loro, spesso l’Italia costituisce fonte di ispirazione oltre che essere la patria dei vitigni più amati.
Pam Dunsford è stata la prima donna accettata al Roseworthy Agricultural College, nel 1972 insieme a 180 uomini. A quell’epoca nessuno avrebbe assunto un’enologa donna e lei si è fatta strada anche come giurato nei concorsi del vino. Da 19 anni è il capo enologo di Chapel Hill
Sarah Crowe è la prima donna a diventare enologo australiano dell’anno nel 2017
Vanya Cullen nasce in una famiglia di produttori – Wilyabrup estate della Margaret River – in attività dal 1983 ed è il capo enologo dal 1989. Ha trasformato l’azienda in biodinamica e carbon free
Louisa Rose enologo dal 1993 lavora da Yalumba come capo enologo dal 2006, ed ha portato all’eccellenza il Viognier in Australia
Prue Henschke zoologa ha rivoluzionato il concetto di biodinamico nei vigneti della sua famiglia nella Heden Valley, che dirige da 30 anni
Sue Hodder festeggia i 25 anni come Direttore tecnico d ella cantina Wynns a Coonawarra il suo punto forte è il Cabernet per vini da lungo invecchiamento
Virginia Willcock ha fatto 25 vendemmie anche in Sicilia, Abruzzo e Nuova Zelanda. Da 11 anni è nella cantina Vasse Felix del Margaret River, che a suo avviso diventerà una della maggiori regioni viticole del mondo.
Sandra de Pury era medico ma poi ha deciso di rientrare nella cantinea di famiglia – Yeringberg- si è rimessa a studiare e ora la dirige, prima donna dopo quattro generazioni
Kathleen Quealy ha assorbito la passione per il vino dagli emigranti italiani che facevano il vino in casa ed ha come icona il Barolo di Chiara Boschis. Ha avuto prima una cantina insieme al marito ed ora ha la sua che porta il suo nome
Corrina Wright nasce in una famiglia di vignaioli della McLaren Vale dal 1839 – Oliver’s Taranga”- dove produce uno dei migliori Fiano australiani
Helen McCarthy anche lei figlia di produttori, enologa e con esperienze in cantine famose come Taylors Wines , Wynns, Penfolds e Thorn-Clarke. Dal 2015 è responsabile tecnico di Mountadam Vineyards

Australia’s top women winemakers