2016 di Donatella: tanti successi e una frattura

2016-Donne-del-vino-Presidente-Donatella-Cinelli-Colombini

2016 di Donatella: tanti successi e una frattura

2016 anno spettacolare iniziato con l’elezione a Presidente delle Donne del vino e concluso con la pubblicazione del Marketing delle cantine aperte

2016-Donne-del-vino-Presidente-Donatella-Cinelli-Colombini

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Di Donatella Cinelli Colombini

Ci sono stati tanti momenti importanti in questo bellissimo 2016: il primo è del 14 di gennaio quando sono diventata presidente delle Donne del vino. Un lungo percorso che ha segnato gli ultimi vent’anni della mia vita passando dalla creazione del Casato Prime Donne, la prima cantina italiana con un organico interamente femminile. L’esperienza di presidente delle Donne del Vino è bellissima. Durante questo primo anno di attività sono state fatte cose importanti: la creazione di un blog che ha dato visibilità a eventi e persone creando un affresco corale con le 700 socie protagoniste in quasi 100 articoli. Due iniziative di charity

Montalcino-tinaia-Casato-Prime-Donne

Montalcino-tinaia-Casato-Prime-Donne

che hanno donato 23.500€ ai grandi ustionati poveri del mondo (attraverso un’asta di bottiglie rare delle Donne del vino nella Cantina di Pia Berlucchi) e ai pastori del formaggio amatriciano che rimangono accanto alle greggi mentre la terra trema. Un bellissimo Vinitaly con la degustazione dei vini del 1967 delle Donne del vino e la festa finale,. Un convegno a Wine2wine che ha colpito la principale stampa italiana. Soprattutto la sperimentazione della Festa delle Donne del Vino che diventerà l’evento diffuso al femminile più grande d’Italia, da ripetere ogni anno, per dialogare con le wine lovers.

Wine-Experience-2016-Donatella-Cinelli-Colomini

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Ancora nel 2016 quattro premi ( a Grinzane Cavour, Paganico-Distillerie Nannoni, Canelli e Siena) e tanti momenti magici come la cena organizzata da Rossana Bettini a Trieste dove ho servito i vini insieme a Riccardo Illy mentre Santo Versace faceva il portiere e Andy Luotto cucinava. Divertentissimo!
A aprile ho ricevuto l’invito all’evento a cui ho sempre desiderato di partecipare, il Wine Experience. La degustazione del Wine Spectator che si svolge ogni anno a New York ed è riservata a 300 cantine scelte per il

2016-Wine-Experience

2016-Wine-Experience

prestigio e la qualità dei vini. I miei Brunello hanno ottenuto punteggi molto alti, nella celebre rivista americana, sfiorando la cima con un 97/100 ma non immaginavo di ricevere l’invito all’olimpo del vino… Evviva!!! Ho fatto salti di gioia. E non basta, ho poi ricevuto l’invito al seminario del Wine Experience. Ecco che il 21 ottobre alle 10,30 avevo davanti mille persone a cui ho raccontato la storia del Casato Prime Donne di Montalcino facendo loro

Brunello-team-e-Bruce-Sanderson-Wine-Experience-2016

Brunello-team-e-Bruce-Sanderson-Wine-Experience-2016

assaggiare il Brunello Riserva 2010. A causa del mio inglese traballante avevo imparato il discorso a memoria ma ero talmente emozionata che non ricordo niente di quello che ho detto e fatto. Ho capito di aver colpito la sensibilità del pubblico perché nelle ore successive decine di persone sono venute al nostro banco di degustazione per farmi i complimenti. Un’esperienza da sogno!
Nel frattempo però c’è stata una brutta avventura. Il 9 maggio a Gozo sono scivolata nella doccia e mi sono rotta una vertebra. Ottima assistenza nell’ospedalino della mia isola, dove in 40 minuti mi hanno fatto RX, TAC, elettrocardiogramma, analisi del sangue, referto da Malta con telemedicina e ricovero. Sono tornata in Italia comprando 3 posti contigui in aereo e viaggiando distesa anche nel sedile posteriore dell’auto ma, all’arrivo alla Fattoria del Colle mio

Gozo-vertebra-rotta

Gozo-vertebra-rotta

marito Carlo ha dovuto estrarmi dalla macchina tirandomi per i piedi. Insomma un’avventura in piena regola che tuttavia non mi ha fermata, con il busto di ferro addosso, sono andata all’evento delle Donne del Vino a Napoli e a quello dell’Académie Internationale du Vin in Sicilia.
Un’altra avventura è stato il restauro della vecchia tinaia della mia cantina di Montalcino che si è concluso sul filo di lana. Doveva essere inaugurata in occasione del Premio Casato Prime Donne il 18 settembre e tre giorni prima quasi niente era finito. Neanche il teatro degli Astrusi dove doveva avvenire la cerimonia. Un vero batticuore, io e il sindaco Franceschelli, ci incoraggiavamo a vicenda. Alla fine ci siamo riusciti e la festa per i vincitori è stata un successo: Chaimaa Fatihi

Premio-Casato-Prime_Donne-2016

Premio-Casato-Prime_Donne-2016

giovanissima pacifista araba e i migliori contributi alla divulgazione del territorio: Giuseppe Casciaro di “Repubblica”, Bruno Gambacorta del TG2 “EatParade”, Filippa Lagerback con “In bici con Filippa” e il fotografo Andrea Rabissi. Ma torniamo alla tinaia appena restaurata, ora ci sono 3 uova e 8 tini tronco conici di cemento nudo con cappello aperto muniti di un follatore che in 15 minuti fa sommergere le bucce dell’uva. Durante l’ultima vendemmia hanno fatto miracoli con dolce e antica naturalezza. Lo spazio produttivo della tinaia si trasforma in luogo d’arte grazie ai video “The Dove’s Flight” proiettati su un pannello e sui tini. Con straordinaria sensibilità Roberto Turchi ha dipinto 5 pannelli di Montalcino, Badia Ardenga e Casato Prime Donne che nel video si mescolano alle immagini reali e sono commentate dal suono delle chiarine, della campana della torre civica -il cappellone- e dal canto del trescone. Il risultato è emozionante e porta dritto al cuore della nostra gente.
Altro finale al fotofinish per il nuovo negozio Toscana Lovers di Bagno Vignoni che

Toscana-Lovers-Bagno-Vignoni

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è stato allestito in un mese e aperto per Pasqua. La cosa spettacolare è vederlo in utile già nel primo anno. Noi del vino non siamo abituati a un simili velocità.
Chiudo con l’ultima bellissima soddisfazione: la pubblicazione del manuale “Marketing delle cantine aperte” che fornisce istruzioni pratiche a chi vuole portare al successo turistico la sua cantina oppure spera di diventare una enoguida. 143 pagine dove sono riunite le cose chi ho imparato studiando, quelle che ho visto nei viaggi e ciò che ho sperimentato in azienda. E’ la mia eredità a chi crede nell’enoturismo … i miei figli adottivi.