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Alessandro Grazi un senese a colori

I pittori sono di due tipi: i geni che dipingono come Leonardo da Vinci e i pittori geniali come Caravaggio. Alessandro Grazi è della seconda tipologia

Palio 2007 Alessandro Grazi

Palio 2007 Alessandro Grazi

Ha un istinto straordinario. Lui vede a colori e trasforma le idee in frasi e immagini che diventano un tutt’uno. Nella formella simbolo della vendemmia 2008 realizzata per il Consorzio del Brunello, mentre crollavano le borse e il quadro internazionale diventava sempre più incerto, Alessandro dipinse una mano aperta con la scritta “Dai una mano alla pace”. Nel 2010 la stessa formella era dedicata all’unità d’Italia e la donna turrita simbolo della nostra nazione diventò una donna vera con la fortezza di Montalcino in testa.
Questo è Alessandro Grazi, genialità, istinto e trasgressione. Un artista vero: pitto, grafico e poeta. Un artista senese che sente il colore con forza, come se la tavolozza di Duccio, Ambrogio Lorenzetti, Sano di Pietro fosse ora nelle sue mani. Il suo è un colore scuro e brillante come uno smalto, con tinte accostate per contrapposizione che ne esaltano l’intensità.
Alessandro è della contrada dell’Istrice. Dopo un Palio vinto saltò di gioia fino a rompersi i legamenti di un ginocchio. Per questo l’esecuzione del drappellone nel 2007 è stato per lui un’esperienza umana e professionale decisiva. La prima idea era quella di un cilindro. Poi accettò di realizzare il primo Palio dipinto davanti e dietro ma modificò il profilo esterno animandolo con le teste dei cavalli. Il Palio dedicato al volontariato è commentato dalla critta “La tua volontà è la mia salvezza”. E’ un drappellone bellissimo che ora è conservato nel museo della Contrada dell’Oca.

Guelfo Guelfi il mio trisnonno mazziniano

Riscoprire le proprie origini è sempre importante e a volte riserva anche piacevoli sorprese. E’ questo il caso del mio trisnonno Guelfo Guelfi medico patriota nato a Lajatico il 24 luglio 1837. Combatté, nelle guerre di Indipendenza, con le truppe di Garibaldi  fu un ottimo sindaco e seguì le idee di Giuseppe Mazzini fino al punto di andare sulla sua tomba per prendere le decisioni più importanti

Guelfo Guelfi e Michele Pini

Guelfo Guelfi e Michele Pini

Letti per voi da Donatella Cinelli Colombini 

Impostò la sua vita su concetti come “pensiero e azione”, “dovere e diritto”, “religione del dovere”. Ideali di estremo sacrificio di sé che oggi fanno sorridere ma dettero all’Italia un’ottima generazione di politici e amministratori. E infatti il mio bisnonno fu retto e capace nella cosa privata come in quella pubblica.

Il Brunello “Camiciarossa” in prima fila e Donatella premiata.

Il Brunello “Camiciarossa” è adesso il nostro vino più prestigioso; un simbolo di grande enologia ma anche di storia italiana. Donatella Cinelli Colombini riceve il premio della Fisar "Primavera in Valdichiana" Il Brunello “Camiciarossa” è adesso il nostro vino più prestigioso; un simbolo di grande enologia ma anche di storia italiana. Donatella Cinelli Colombini riceve il premio della Fisar "Primavera in Valdichiana" Il Brunello "Camiciarossa" è adesso il nostro vino più prestigioso; un simbolo di grande enologia ma anche di storia italiana. Donatella Cinelli Colombini riceve il premio dei Sommelier Fisar "Primavera in Valdichiana"...

Il Brunello “Camiciarossa” in vetrina

[caption id="attachment_762" align="alignleft" width="150" caption="Enoteca Bruno Dalmazio Montalcino"][/caption]Enoteca La Fortezza Montalcino Enoteca Fedolfi Montalcino Enoteca Pierangioli Montalcino             A Montalcino le enoteche hanno celebrato i 150 anni dall’unità d’Italia allestendo le vetrine con il Tricolore e le nostre bottiglie di Brunello. Il 17 marzo, la ricorrenza dell’ Unità d’Italia è stata festeggiata a Montalcino insieme al compleanno del Brunello che nacque più o meno negli stessi anni in cui il suolo italico diventava una sola nazione. Il vino prende il nome da una vite tradizionalmente coltivata...