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Wine tours, cantine e strane domande

Tour dopo tour, anno dopo anno, le domande dei turisti in cantina sono state tante e diverse ma alcune, più che altro, strane…davvero strane!

Wine tours a casato Prime Donne, Montalcino

Wine tours a casato Prime Donne, Montalcino

Di Sara MazzeschiFattoria del Colle

Uno degli aspetti più entusiasmanti  del mio lavoro a Fattoria del Colle è il tempo che passo in cantina o in giro per la struttura con i turisti. Sia qua che a Casato Prime Donne a Montalcino è davvero bello mostrare a inesperti o appassionati wine lovers dove produciamo e affiniamo Chianti, Doc Orcia e, nel caso dell’altra azienda, Brunello.

Ho sempre pensato che far conoscere alle persone ciò che sta “dietro” ad una bottiglia, quanti sforzi e decisioni difficili portano – si spera – ad un vino di alta qualità, è l’aspetto più importante del mio parlare e raccontare, per questo sono sempre contenta quando leggo curiosità nelle facce di chi mi segue e quando mi vengono fatte domande . Va detto, non c’è limite a ciò che mi è stato chiesto, ogni volta che penso di aver sentito tutto arriva un ragazzino sveglio o un professore che solleva gli occhiali per guadarmi meglio e…resto senza parole!

I grifi piatto povero dal sapore regale

Una ricetta della cucina storica toscana a base di Chianina da riscoprire, e proporre insieme a supertuscan come il Drago e le 8 colombe o una Doc Orcia 

Grifi piatto povero toscano

Grifi piatto povero toscano

Il “gigante bianco” della Val di Chiana, il bue chianino, è l’animale da carne più grande del mondo, quasi quanto un elefante, con i maschi che raggiungono i 2 metri al garrese e 15 quintali di peso. Intorno alla Fattoria del Colle è facile vederli liberi nei pascoli. Dal bue chianino si ottengono le bistecche più saporite, le prelibatissime fiorentine. In effetti, oggigiorno, arriva in tavola soprattutto il quarto posteriore anche se nella cucina storica toscana molte ricette riguardano le parti meno costose e soprattutto saporite del vitellone. E’ merito dell’Accademia Italiana della Cucina e degli Amici della Chianina aver rivalutato molte ricette tradizionali che utilizzano il quarto anteriore. I grifi è fra queste. Vi consiglio di accompagnarlo con il Drago e le 8 colombe IGT, un vino importante, con ottima struttura e elementi speziati che ben si accompagnano con le erbe aromatiche presenti nella ricetta.
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Ingredienti per 4 persone
500 gr di grifi di vitello, una cipolla, un cucchiaio di conserva, 2 chiodi di garofano, pepolino o timo, persia o maggiorana, vino rosso, sale e pepe

Vi presento Michela nuovo chef della Fattoria del Colle

Michela Amori è una moretta di 36 anni dal bel viso sempre sorridente. In cucina ha grinta da vendere, competenza, fantasia e raffinatezza

Chef Michela Amori

Michela Amori chef Fattoria del Colle

La cosa che le piace di piú è la pasta fresca. Da piccola andava a dormire dalla nonna, cuoca di un importante giornalista romano. Ogni lunedì mattina tiravano insieme la sfoglia e ancora oggi Michela fa la pasta fresca come le ha insegnato la nonna e pensa a lei. In effetti, quando è sola, Michela preferisce mangiare pasta con una rivisitazione della Carbonara che ha inventato lei stessa partendo dal “gotino” di cinta senese e le cipolle di Certaldo.

Se questo è il ricordo professionale più dolce, quello peggiore é la cena della “prova generale” della Contrada del Drago con 650 persone a tavola e 3 persone in cucina ad aiutarla. Un incubo.
Ovviamente le sue radici culturali sono toscane, anzi di Sinalunga a 12 km dalla Fattoria del Colle, ma anche i tanti anni trascorsi a Roma, dove è nata, il periodo passato in Piemonte, hanno lasciato tracce nella sua cucina. Michela adora i bolliti misti e il fritto alla piemontese. Non é invece rimasto niente dell’esperienza a Dijon in Francia, dove ha fatto l’apertura di un ristorante italiano. Era troppo indaffarata per mettersi a studiare i segreti della cucina locale!

Land art doppia di Marco Pignattai per il Casato Prime Donne

Quasi un monumento alla Land art di Marco Pignattai nei vigneti di Brunello in occasione del Premio Casato Prime Donne 2012 al Sindaco Lanzetta

Montalcino CasatoPrimeDonne Ardita MarcoPignattai

Montalcino CasatoPrimeDonne Ardita MarcoPignattai

Maria Carmela Lanzetta il sindaco calabrese che si è opposto alla criminalità organizzata diventando un simbolo di coraggio civile, riceverà il Premio Casato Prime Donne 2012 che ogni anno viene assegnato a personaggi femminili di particolare rilievo. La sua dedica a Montalcino è ora nei vigneti di Brunello accanto a un’istallazione artistica di Marco Pignattai.

Il nome dell’opera è “Ardita”  come ardita è la coraggiosa sindaco di Monasterace.  Raffigura un bue di razza chianina, a grandezza naturale, un animale storico di questa terra dove ha lavorato tirando lo stesso aratro che l’artista ha messo dietro la scultura.   Il bue è realizzato con una siluette in acciaio a specchio che riflette la campagna circostante quasi diventandone parte. La scelta del soggetto e quella stilistica di dissolvere la sagoma nel paesaggio riconduce l’opera a quei nuovi “paesaggisti” che propongono una riflessione concettuale e critica dell’ambiente,  ma non basta a spiegare un’opera che ha una genesi lunga otto anni e anche una gemella.