Sostenibile è la parola chiave per i millennials che producono, consumano e visitano i territori del vino. Una generazione green ma anche solidale e innovativa
Di Donatella Cinelli Colombini
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A Firenze la generazione degli under 40 del vino italiano AGIVI ha mostrato un nettissimo colore green. <<Dalla vigna alla cantina, passando dalla scelta del packaging a quella dei trasporti fino ai servizi offerti in azienda, sono sempre di più le iniziative delle nuove generazioni sviluppate in ottica sostenibile>>. Questo il nocciolo dell’incontro da cui è partita Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente di Agivi – l’Associazione dei giovani imprenditori vitivinicoli italiani di Unione Italiana vini durante l’incontro nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio in preparazione del G20 Agricoltura. L’appuntamento era all’interno della rassegna “Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio” coordinata dall’Associazione nazionale Le Donne del Vino in collaborazione con il Comune di Firenze e incorniciata dalla mostra di Elisabetta Rogai, la pittrice fiorentina che dipinge col vino. <<Secondo un sondaggio fra i soci AGIVI, il 94% dei giovani imprenditori vinicoli ritiene che la sostenibilità possa rappresentare un fattore decisivo per la competitività, e quasi 7 intervistati su 10 scelgono i fornitori in base alla sostenibilità delle loro proposte. Abbiamo rilevato che l’83% delle aziende hanno progetti o piani sul tema della sostenibilità, già ultimati o in corso di realizzazione in 8 casi su 10>>.
ROBERTA GARIBALDI E IL TURISMO ENOGASTRONOMICO GIOVANE E SOSTENIBILE
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Ma anche i turisti enogastronomici pensano green <<La sostenibilità rappresenta un importante driver di scelta soprattutto per le nuove generazioni che, in viaggio, tendono a adottare comportamenti consoni evitando sprechi di cibo e rispettando l’ambiente>> ha spiegato Roberta Garibaldi, professore all’Università di Bergamo e autore del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano. <<I turisti Millennials, inoltre, sono pienamente consci di cosa significa turismo sostenibile nelle sue differenti sfaccettature ambientale, sociale ed economica: il 77% ritiene non solo che sia una pratica rispettosa dell’ambiente, ma anche che possa contribuire a salvaguardare le usanze della comunità visitata, e rappresentano il 74% i giovani che credono che possa essere fonte di occupazione e reddito nei territori interessati. I Millennials si dimostrano quindi particolarmente attenti al sociale: sono più propensi a visitare un’azienda se adotta politiche etiche nella gestione (70%) o ha in essere progetti di aiuto verso le categorie svantaggiate (70%). Infine, dichiarano che sceglierebbero più volentieri tour che diano l’opportunità di visitare negozi o siti produttivi condotti da persone che hanno affrontato o stanno affrontando situazioni di disagio economico-sociale (63%)>>.