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Bibenda la grande festa del vino italiano è qui

All’Hilton di Roma, ieri, Bibenda la festa più gramour del vino italiano, quella più modaiola, più allegra e più collettiva. Ve la racconto

Ilaria Bergaglio, Elda Felluga, Donatella Cinelli Colombini, Priscilla Occhipinti-Nannoni

Ilaria Bergaglio, Elda Felluga, Donatella Cinelli Colombini, Priscilla Occhipinti-Nannoni

Di Donatella Cinelli Colombini Brunello

500 produttori, 150 sommelier, 4.300.000 copie di Bibenda, Fede e Tinto conduttori di Decanter e della serata, il Ministro Franceschini che diventa sommelier onorario, la banda dei Carabinieri che suona l’inno di Mameli e la Marsigliese ….. Soprattutto un clima di amicizia vignaiola fra la gente del vino di tutta Italia. Questa è la magica serata che all’Hilton di Roma conclude le presentazioni delle guide italiane 2016 dei vini, un colpo di bacchetta del mago Franco Ricci e della Fondazione Italiana

Bibenda 2015 Franco Riddi con il Ministro Franceschini, Fede e Tinto

Bibenda 2015 Franco Riddi con il Ministro Franceschini, Fede e Tinto

Sommelier. Competenze, organizzazione e comunicazione, rapporti ad altissimo livello e innovazione: la sua guida è solo digitale ed è già arrivata in tutto il mondo con numeri da capogiro.
Ma non è l’opportunità di trovarsi fianco a fianco con personaggi da copertina come Bruno Vespa, Massimo D’Alema ( dubbioso all’idea di sedersi fra i produttori che lo chiamavano per la foto di gruppo) o Gavino Sanna grandissimo pubblicitario italiano prestato al vino….

100 candeline per Livio Felluga il patriarca del Collio

E’ stato uno degli artefici della rinascita viticola italiana del dopoguerra Livio Felluga, il patriarca dei vignaioli del Collio e i suoi 100 anni di gloria

Livio Felluga e i suoi figli

Livio Felluga e i suoi figli

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Conosco poco Livio anche se ho letto molto di lui e adoro i suoi vini, ma conosco bene sua figlia Elda. Donna di straordinarie capacità organizzative e grande generosità, Elda è una  protagonista della diffusione del turismo del vino in Italia e soprattutto in Friuli Venezia Giulia. Parte dall’amicizia con Elda Felluga il ritratto del suo mitico padre.

La storia inizia subito dopo la seconda guerra mondiale, quando Livio primogenito di una famiglia che coltiva vigne da quattro generazioni,  torna dalla prigionia in Scozia.

Le colline del Collio sono in totale abbandono  perché  i contadini preferiscono andare in città a lavorare in fabbrica.  Livio, invece in quella terra ci crede e compra i suoi primi campi a Rosazzo dove comincia a piantare vigneti, uno dopo l’altro, fino ad averne 155 ettari e fino a vedere riconosciuto  Rosazzo come uno dei territori da vino più vocati nel mondo.